Bompiani ha dato alle stampe lo scorso 26 febbraio il nuovo giallo di Leonie Swann (pseudonimo con il quale la scrittrice tedesca si è fatta conoscere nel mondo per i due thriller “ovini”  Glennkill e Il lupo Garou). Anche stavolta un animale – il pappagallo Gray – ha un ruolo nell’intricata vicenda, narrata come sempre con ritmo, ironia e stile molto british. 

Augustus Huff, professore di antropologia all’Università di Cambridge, viene coinvolto  in un caso drammatico e singolare: Elliot,  uno dei suoi studenti, è morto precipitando  dalla cappella del King’s College. Tragico incidente oppure omicidio? Augustus propende per la seconda possibilità, perché la vittima non era certo uno stinco di santo. Con l’aiuto di Gray, il pappagallo del defunto, il bislacco professore comincia a indagare. L’uccello è un compagno di ricerche molto petulante e la loro collaborazione si rivela più arruffata del previsto. Ben presto però sarà proprio Gray a porre le domande giuste e Augustus capirà che solo insieme possono risolvere il caso.

Leonie Swann

Gray

Traduzione di Francesca Gabelli

Bompiani | 384 pagine | 19 euro

L’autrice

Nata vicino a Monaco nel 1975, ha studiato filosofia, psicologia e letteratura inglese nelle università di Monaco e Berlino. Glennkill (2006) e Il lupo Garou (2011), i suoi primi due romanzi pubblicati da Bompiani, hanno avuto un successo straordinario  in Germania e sono stati tradotti in venticinque paesi. Oggi vive circondata dall’edera e dal glicine tra Berlino e l’Inghilterra.