Dopo una lunga pausa torna nella collana Sherlockiana Roberto Vianello, segretario di USIH e grande appassionato del detective di Baker Street. Questa volta il suo apocrifo si intitola Sherlock Holmes e i violini di Blackpool, un episodio di spionaggio che coinvolge due violini e il giovane William Lyons, futuro fondatore della Jaguar. Il maturo Sherlock Holmes, ormai in pensione, indaga…

Un anziano Watson riceve un telegramma dal Sussex: Sherlock Holmes lo prega di accompagnarlo a Blackpool. Wiggins, il capo dei Baker Street Irregulars, ormai adulto, gli ha segnalato un interessante violino in vendita nella cittadina balneare dove risiede. I nostri amici si recano sul posto con la vecchia Ford “T” di Watson. Visitando il negozio di strumenti musicali di Mr. William Lyons Sr., si troveranno coinvolti in una storia di spionaggio industriale nella quale il sospettato è suo figlio, William Jr.

Holmes indagherà per risolvere il mistero e smascherare i veri colpevoli, scagionando il giovane Lyons, il quale – l’anno successivo – fonderà la “Swallow Sidecars”, antesignana della “Jaguar”.

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L'autore

Roberto Vianello
Roberto Vianello

Roberto Vianello nasce a Roma nel 1957, dove la svolge la libera professione di architetto e interior designer.

Divide il tempo libero tra le sue passioni: Sherlock Holmes e le vecchie automobili inglesi. È stato presidente (2011-2012) dell’associazione Uno Studio in Holmes, della quale è ora Segretario. Per quest’ultima, si occupa della grafica e dell’impaginazione delle locandine e delle pubblicazioni, tra cui la rivista sociale The Strand Magazine, il cui direttore è Stefano Guerra. Ha curato in tal senso anche il libro Sir Arthur Conan Doyle – Viaggio in Italia, edito da Bobi Bazlen, insieme a Enrico Solito e Gianluca Salvatori, che hanno seguito la parte editoriale. Socio del Circolo Canottieri Roma, cerca di tenersi in forma praticando il canottaggio come vogatore e timoniere ed è giudice arbitro effettivo della Federazione Italiana Canottaggio. Ama in egual misura mare e montagna, che frequenta veleggiando, sciando e camminando instancabilmente. Veste l’abbigliamento classico dei Fogey Gentlemen, con predilezione della cravatta a papillon (Bow Tie), caratteristica della sua professione. Fuma, con sempre maggiori difficoltà logistico-legislative, la pipa (ha una collezione di più di 100 esemplari) e il sigaro Toscano. Le malelingue dicono che dovrà essere abbattuto a fucilate.