Per l'iniziativa "Estate 2018: Leggiamo italiano" ho incontrato una scrittrice che è anche un'inguaribile viaggiatrice.
Per chi non ti conoscesse, chi è Miriam Briotti e quale cocente passione muove una scrittrice/viaggiatrice come te?
Sono un'inguaribile sognatrice, un'insaziabile curiosa, non riesco a stare ferma, più leggo e vedo paesaggi nuovi e più mi rendo conto di non sapere nulla. Mi muove questo perenne spirito di incontentabilità, assieme alla convinzione che le cose da scoprire nel mondo sono talmente tante e belle che sarebbe davvero un peccato non tentare di scoprirne almeno una piccola parte. Perché quando si arriva in un posto nuovo, oltre ai panorami, si ha la possibilità di conoscerne l'arte, l'architettura, la storia, il cibo, le usanze, e di confrontarsi con persone che parlano una lingua diversa dalla propria (in questo l'inglese aiuta parecchio). Non tutto è scritto sui libri. Certo preparano al viaggio stuzzicando la fantasia, ma non possono fartelo vivere in prima persona: quello è tutta un'altra cosa…
Nei miei romanzi cerco di descrivere i luoghi in modo dettagliato, caricandoli di emozioni. In tal modo spero di portare il lettore nella scena e di invogliarlo a divorare pagina dopo pagina… e alla fine di preparare la valigia e partire!
Lo scorso giugno Newton Compton ha pubblicato il tuo romanzo "Il mistero dell'isola di ghiaccio": cosa puoi raccontarci di questa ricchissima avventura mozzafiato?
In questo romanzo continuano le avventure di Elena e Carlisle. Ne Il mistero della cattedrale, pubblicato l'anno scorso sempre dalla Newton, li avevate lasciati avvolti dai fiocchi di neve nel Somerset inglese, all'ombra delle trecento statue incastonate nella facciata della meravigliosa cattedrale di Wells. Proprio lì, dove le vicende del mio primo thriller erano iniziate, per poi vagare nel sud-ovest dell'Inghilterra, decollare verso New York e infine atterrare a Londra.
Elena e Carlisle sono tornati per dare vita a un romanzo adrenalinico, insieme a nuovi personaggi dei quali ho curato con attenzione il profilo psicologico. Stavolta però sono gli affascinanti paesaggi nordici a fare da sfondo alle loro vicende: l'Islanda con i suoi ghiacci, i vulcani, le lande desolate e le cascate impetuose è la protagonista assoluta. Come puoi immaginare ho conosciuto l'Islanda grazie a uno dei miei viaggi e dentro di me ha lasciato una traccia indelebile. Ho compreso quanto le forze della natura possano essere forti e devastanti, ma nel contempo meravigliose e creatrici. Gli scenari che ho avuto la fortuna di imprimere nella mente sono stati unici: mentre li ammiravo ho sentito un tuffo al cuore e ora, ricordarli, mi riempie di gioia velata da un poco di malinconia. Quella gioia che il viaggiatore prova nello scoprire posti nuovi, sempre diversi gli uni dagli altri, selvaggi, e dove è l'uomo a essere un ospite. Quella malinconia di non poterli rivivere a breve.
Tutta questa babele di suggestioni ha dato vita a Il mistero dell'isola di ghiaccio.
Il viaggio è parte integrante del tuo DNA, e il nome del tuo blog è più che eloquente: "Amare Viaggiare Scrivere". Che tipo di post possiamo trovare in questo blog?
Il blog Amare,Viaggiare,Scrivere è nato inizialmente per condividere le immagini e i racconti dei viaggi intrapresi con mio marito, e ora anche con il nostro piccolo Leonardo, con amici e parenti lontani. Poi sempre più persone hanno iniziato a seguirmi e a loro racconto delle mie passioni per le camminate in montagne, dell'amore per l'arte e l'architettura dei paesi che visitiamo, dell'interesse per il mondo a quattro zampe canino, e in ultimo delle nostre scalate in bicicletta sui passi alpini più celebri per il ciclismo (come ad esempio il passo Stelvio e il col d'Izoard).
È un bel mix lo so, e all'apparenza potrebbe sembrare caotico, però tutto questo sono io: è la mia storia, sono i miei amori, la mia vita sempre alla ricerca di cose nuove da scoprire.
Il tuo professor Higgins l'avevamo già incontrato l'anno scorso, con il romanzo "Il mistero della cattedrale" (sempre Newton): cosa hai provato ad esordire con una casa editrice così radicata?
Quando mi hanno contattata pensavo fosse uno scherzo, vista l'interminabile lista di prese in giro che avevo incassato negli ultimi anni nel mondo dei libri. Poi pian piano è iniziata la collaborazione, l'editing, lo scambio di opinioni sulla trama, il titolo e la copertina, e mi sono resa conto che tutto era reale. Grazie alla Newton i miei romanzi e la mia scrittura sono migliorati parecchio, per cui non posso fare altro che ringraziarla. La strada per affermarsi però è ancora irta e lunghissima, inoltre la fortuna nel campo dell'editoria, come nella vita di ogni giorno, non è mai abbastanza.
Tu Lucio sai consigliarmi un Santo a cui votarsi in questi casi? :-)
Magari l'iniziativa "Estate 2018" ti sarà propizia!I tuoi romanzi sono disponibili anche in eBook: cosa ne pensi dell'editoria digitale?
L'editoria digitale offre una grande opportunità a noi scrittori esordienti: quella di farsi conoscere. Tramite i social e internet si possono raggiungere moltissime persone, anche all'altro capo del mondo, permettendo al proprio romanzo di navigare in acque "virtuali" lontane. Il costo è minore rispetto al cartaceo e con la rapidità di un click si può subito iniziare a leggere.
Tuttavia, se devo essere sincera, io preferisco ancora perdermi nelle librerie: amo lasciar vagare gli occhi sugli scaffali, adoro passare le dita sulle copertine e sfogliare le pagine. In tal modo è il libro che sceglie me e non il viceversa, e in questo l'ebook non potrà mai sostituirsi.
So che è presto per parlarne, ma… tornerà il professor Higgins? E in generale, progetti per il futuro?
Io spero proprio che il professor Carlisle Higgins ritorni per un ultimo capitolo, quello conclusivo della "trilogia del mistero". Bisognerà vedere come andrà il mio ultimo romanzo, per riuscire a guadagnare ancora una volta la fiducia della mia casa editrice. Quindi se volete scoprire come andranno a finire le avventure di Elena e Carlisle passate parola, andate in libreria o scaldate i polpastrelli per acquistare su internet Il mistero della cattedrale e Il mistero dell'isola di ghiaccio.
Questa estate ti ritaglierai una vacanza di stacco totale dalla scrittura o comunque terrai sempre la penna (o la tastiera) a portata di mano anche in ferie?
Scrivere mi riempie di gioia e soddisfazione, ma mentre viaggio preferisco vivere appieno le emozioni che la gente e i luoghi mi trasmettono, col cuore, gli occhi e la mente. Mi gusto ogni attimo senza concentrare il cervello su un foglio bianco sporco d'inchiostro, rimandando al ritorno il gesto di dare voce a ciò che ho visto e provato, mischiandolo a tanta immaginazione nel caso dei miei romanzi.
Per finire, ti chiedo un consiglio triplo per i lettori: un luogo da visitare questa estate, un film da vedere (di qualsiasi periodo) e un libro da leggere in vacanza (oltre ovviamente ai tuoi romanzi).
Come luogo da visitare questa estate non posso che consigliare l'Islanda: splendida e selvaggia, dai paesaggi dolci e accattivanti assieme, forte ma pure estremamente fragile, ideale per vedere il sole di mezzanotte.
Invece di un solo film posso consigliare una saga che vivacizzi le lunghissime serate estive? Fast and Furious: pieno zeppo di colonne sonore da ballare, azione e belle macchine, complotti e inseguimenti adrenalinici. Non si corre il rischio di addormentarsi sul divano!
Un libro da leggere? Zoya (1988) di Danielle Steel. È la storia dell'affascinante cugina dello zar scappata da San Pietroburgo per salvarsi dalla rivoluzione bolscevica. Giunta a Parigi comincerà la sua nuova vita che, fra alti e bassi, momenti difficili e gioiosi, perdite e nuovi incontri, la farà diventare una donna coraggiosa, forte e sensibile.
Grazie mille Lucio per avermi dato la possibilità di presentarmi. Auguro a te e a tutti i lettori una buonissima estate in compagnia della lettura "made in Italy".
~
Chiudo ricordando i libri di Miriam Briotti disponibili su Amazon e il suo blog ufficiale.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID