Trentesima avventura del Principe delle Spie Malko Linge, in questa nuova ristampa di “Segretissimo SAS” (Mondadori), questo agosto in edicola: Morire per Zanzibar (Mourir pour Zanzibar, 1973) del compianto Gérard de Villiers.
Per sapere TUTTO della vita editoriale italiana del personaggio, si rimanda agli Archivi di Uruk.
La trama
A Zanzibar regna il terrore. Il feroce presidente Mkele, padrone assoluto dell’isola, subisce pericolosamente l’influenza del regime di Pechino. E la prospettiva di ritrovarsi una specie di Cuba cinese al largo della Tanzania agita i sonni dei funzionari della CIA. Il piano A: in vista delle elezioni politiche, se mai si terranno, sostenere con ogni mezzo il partito filoarabo avverso al presidente. Peccato che i sedicenti oppositori tremino di paura al solo sentirlo nominare, forse perché molti dei loro colleghi sono ormai domiciliati presso i locali cimiteri. Quanto al piano B, per riassumerlo bastano due parole: Malko Linge. Inviato nella regione sotto copertura, toccherà a lui predisporre il cappio da stringere intorno al collo del tiranno. Difficile però che il bersaglio sia disponibile a lasciarglielo fare; pare anzi che abbia già riservato per Malko un posto all’inferno. Ma il Principe delle Spie glielo cederà volentieri. Nessuno lo batte, in fatto di buone maniere.
L’incipit
Dopo la nazionalizzazione delle noci di cocco, la liquidazione economica della comunità indopakistana era la seconda mammella della futura prosperità tanzaniana.
Lo scheletrico indù dai capelli unti e gli occhi sfuggenti che aveva raggiunto Malko sulla panca di legno sembrava scusarsi di respirare. Loro due erano gli unici non africani di tutta la sala. Alcuni bantu sorseggiavano con ingordigia bicchieri di birra di banane, discutendo rumorosamente, sia al banco sia in scomodi scomparti di legno lustri di sporco.
Quattro ventilatori spazzavano pigramente l’aria tiepida del piccolo bar senza riuscire a rinfrescare l’atmosfera.
A causa dei vetri colorati, sembrava di essere in piena notte, mentre Dar es Salaam era schiacciata sotto un sole da far fondere Lucifero.
Malko aprì la bocca per rivolgere una domanda, ma l’indù si protese bruscamente sul tavolo, implorando con lo sguardo il silenzio.
— Attenzione — mormorò, senza quasi muovere le labbra. — Quei due dietro di me.
Malko diede un’occhiata ai due bantu seduti silenziosi davanti a due bicchieri vuoti. Come se il suo sguardo li disturbasse, si alzarono e si aprirono un passaggio verso l’uscita. Altri entrarono. Il bar all’angolo di Pamba Street con Indépendance Avenue, nel cuore di Dar es Salaam, non era mai vuoto. Suika, l’indù seduto di fronte a Malko, ne era ancora il proprietario. In attesa di essere defenestrato. Come per le abitazioni, che un bel giorno il presidente aveva deciso di nazionalizzare. Sapendo perfettamente che erano tutte di proprietà della minoranza indopakistana.
Malko non ne poteva più di quell’atmosfera umida e rumorosa.
L'autore:
Nato a Parigi nel 1929 da una famiglia di militari con ascendenze aristocratiche, Gérard de Villiers inizia la carriera come giornalista, dopo essersi laureato in Scienze politiche. Nel 1965 scrive il primo romanzo con protagonista SAS, Sua Altezza Serenissima Malko Linge: SAS a Istanbul. Seguiranno 200 avventure di SAS, e De Villiers introdurrà nella spy story elementi di sesso e di violenza prima sconosciuti. L’autore è scomparso nel 2013.
Info:
Morire per Zanzibar di Gérard de Villiers (Segretissimo SAS n. 30), 182 pagine, euro 5,90 – Traduzione di Bruno Just Lazzari
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