Ambientato negli anni '30, Chiare fresche dolci acque è il nuovo romanzo (in distribuzione in questi giorni) di Eugenio Giudici che vede per l'ennesima volta in azione come protagonista il commissario Saro Di Matteo.
Il romanzo è stato presentato al Padiglione Rubino di Bognanco lo scorso sabato ed è stato supportato dagli interventi di Giuseppe Possa e Giancarlo Castellano.
La storia è piuttosto intrigante e ben congegnata e parte dal 3 luglio 1932. In quel periodo è iniziata l'alta stagione alle Terme di Bognanco, fascinoso luogo per villeggiare e rinomato centro per la cura delle acque.
Chi penserebbe mai ad un delitto in questa oasi serena e tonificante?
Gli inquirenti brancolano nel buio, ma c'è una vittima che viene da Genova… e allora perché non chiamare Di Matteo?
L'azione si svolge tra Bognanco e Pallanza dove confluiscono personaggi da tutta Europa. Dopo un autorevole incontro con Margherita Sarfatti, il commissario ricostruisce storie, caratteri e passioni che affondano nel passato e giunge ad una spiegazione sorprendente.
Per il titolo l'autore ha rubato le sublimi parole del Petrarca ma nessun altro riferimento letterario. Questo romanzo parla di pittura, pittori, critici, collezionisti e mercanti, in un gioco tra presente e passato, vero e falso, amore per l'Arte e passione per il denaro.
Dopo Anna Senzamore e Ne pas se pencher au dehors, ritorna in libreria Eugenio Giudici con un'ottima lettura per questa torrida estate.
Poi, per fine anno, è atteso anche un quarto appuntamento…
Chiare fresche dolci acque
Eclissi Editrice
Collana I Dingo
Pagg. 360
Euro 12,00
ISBN/EAN 9788899505233
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