La vedova nera. Torna in azione Gabriel Allon, protagonista di quasi tutti i libri di Silva, spia leggendaria, assassino e grande amante dell’arte e del restauro. Questa volta il suo nemico sarà nientemeno che una delle più terribili organizzazioni contemporanee: l’Isis.
La vicenda inizia in un momento particolarmente importante per la carriera e la vita personale di Allon: la grande spia sta per diventare il nuovo capo dell’intelligence israeliana, ruolo che implicherebbe un suo ritiro dalle azioni pericolose e dalla spericolata esistenza condotta fino ad ora. Finalmente Allon ha l’opportunità di godersi una vita tranquilla, al sicuro dietro a una comoda scrivania, in compagnia della moglie e dei due figli gemelli nati da poco. Ma la pace del momento viene rovinata da un improvviso e terrificante evento, un’esplosione rivendicata dall’Isis, che compie una strage all’interno di un quartiere ebraico di Parigi. Autore dell’attentato è l’inafferrabile Saladino, un terrorista dotato di impressionanti capacità, tanto che nessun governo, nessuna spia sono mai riusciti a scoprire qualcosa sulla sua identità.
Il governo francese richiede l’intervento di Allon, e lo fa in maniera non molto corretta… Fra le vittime dell’attentato vi è infatti una donna che Allon aveva conosciuto nel corso delle sue precedenti avventure, la quale aveva deciso di lasciare in eredità alla famosa spia un dipinto di inestimabile valore, che le autorità francesi intendono trattenere finché il Saladino non verrà eliminato.
L’impresa è estremamente complicata, perché il Saladino e la sua rete di contatti sono protetti da un impenetrabile sistema di crittografia. Ad Allon rimane un’unica disperata alternativa: colpire il Saladino attraverso quello che in apparenza sarebbe il punto più delicato della sua organizzazione, ossia la ricerca di nuove reclute per l’Isis.
Allon si mette quindi in contatto con la dottoressa Natalie Mizrahi, la quale dovrà fingersi una cellula dormiente all’interno dell’Isis e fungere da cavallo di Troia all’interno dell’organizzazione del Saladino. La missione è resa ancora più pericolosa dal fatto che Mizrahi non possiede minimamente la formazione e l’esperienza necessari per un agente segreto.
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L’autore. Ancora una volta Silva sorprende i lettori di tutto il mondo con un’opera davvero innovativa all’interno del genere letterario delle espionage novels e con una capacità di “preveggenza” che ha dell’incredibile. Va infatti tenuto presente che La vedova nera è stato pubblicato negli Stati Uniti prima dei recenti attentati avvenuti in Francia e in Belgio.
La preveggenza di Silva comunque non ha nulla di sovrannaturale, ma deriva dalla sua profonda conoscenza del panorama globale contemporaneo, una conoscenza acquisita anche grazie alla sua esperienza giornalistica e in virtù della quale l’autore può permettersi affermazioni che molti altri scrittori lascerebbero sicuramente nascoste. Non tutti infatti sarebbero pronti ad affermare con la stessa determinazione di Silva come i veri responsabili della nascita dell’Isis non siano altri che gli Stati Uniti d’America e le loro passate decisioni politiche.
Ancora più sorprendente è il fatto che, dopo sedici romanzi di successo incentrati sulle avventure del suo più famoso personaggio, Silva abbia infine “sentito” la sofferenza di Allon e il suo irrefrenabile desiderio di vivere in pace con la sua famiglia. Mentre la maggior parte degli altri scrittori avrebbero deciso di sfruttare il loro personaggio più popolare fino all’ultimo, Silva compie una scelta davvero controcorrente, ponendoci di fronte a un Allon stanco che cerca la comprensione del suo pubblico e la benedizione del lettore. Rimane aperta la domanda più importante: una volta portata a termine la sua ultima impresa, Allon proseguirà con la sua turbolenta vita di sempre o si limiterà a un lavoro di scrivania, scegliendosi un erede cui lasciare la propria importantissima ma pericolosa missione? I lettori di tutto il mondo non potranno che porsi domande e immaginare come andrà a finire, almeno fino all’uscita del prossimo libro di Silva, prevista per la fine del 2017.
Due curiosità. Che Silva non fosse una personalità comune lo confermano anche altri due fatti. Innanzitutto, è stato lo stesso Silva a opporsi alla trasposizione cinematografica delle sue opere, anche quando Universal Pictures propose di acquistare i diritti sulla serie di Gabriel Allon. Il motivo? Lo scrittore è deciso a mantenere Allon un personaggio esclusivamente letterario finché non si formi quello che, secondo lui, potrà essere il team più adatto dal punto di vista artistico all’interpretazione dei suoi romanzi.
Sicuramente interessante per i lettori è poi la natura “doppia” di Allon: da un lato assassino professionista, dall’altro artista.
Quando diede inizio alla serie che lo avrebbe reso famoso in tutto il mondo, Silva non possedeva certo particolari conoscenze nel campo del restauro di opere d’arte. Fu grazie alla consulenza di un suo conoscente, dotato di una certa esperienza del settore, se Silva riuscì a creare uno dei personaggi più affascinanti nell’universo dei romanzi di spionaggio.
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