La casa editrice Alter Ego nella collana Agathoi ha recentemente pubblicato il romanzo Il Nilo non finisce nel mare (2016) dello scrittore, ma soprattutto bravissimo veterinario, Renato Assin.

L’autore, ha già al suo attivo il romanzo L’amore lascia il segno (Sonzogno 2011) nel quale racconta il suo rapporto più umano che professionale con gli animali, narrando varie storie vere di cani, gatti e altri.

Nel presente romanzo, l’autore lascia per un momento la cura dei suoi amati animali e prende in esame le avventure di alcuni esseri umani, prima nella loro vita di ragazzi, in situazioni molto diverse e poi da uomini, partendo dal 1940.

I protagonisti sono Roberto Mosseri e Yonathan Czarneczky. Siamo negli anni ’40 e Roberto, ultimo di quattro fratelli, viveva con la famiglia ebrea nella città del Cairo in un caseggiato conosciuto come Babele, in quanto ci vivevano in perfetta armonia la loro famiglia, una di armeni, due uomini provenienti dal Belgio e altri stranieri. In Egitto regnava il re Farouk che, pur simpatizzando per le forze dell’Asse, era riuscito a mantenere il paese neutrale.

Yonathan, che si faceva chiamare Yoni era rimasto solo al mondo, dietro di se una storia di persecuzioni e una lunga fuga verso il nascente stato ebraico.

Con le prime guerre contro Israele, in Egitto inizia la persecuzione contro gli ebrei ma anche contro persone appartenenti ad altri etnie e questo convince Roberto e un suo fratello a fuggire di nascosto in Italia, a Milano, dove lavorando sodo si rifanno una vita. Yoni invece diventa un vero cittadino di Israele e inizia a lavorare per i servizi segreti del suo paese.

Esiliato il re, prende il comando Nasser il cui intento è distruggere Israele. Siamo nel 1967, Yoni e quanti lavorano per i servizi segreti hanno la certezza che vi sarà un massiccio attacco delle forze arabe, per conoscere il giorno esatto devono inviare al Cairo una persona insospettabile che riesca a contattare un vice di Nasser.

Roberto è la persona giusta, munito di documenti falsi dovrà condurre a termine una operazione di spionaggio al limite del possibile. Ma poi riuscirà a rientrare in Italia?

l’autore:

Renato Assin nasce a Como nel 1959. Si laurea a Milano in Medicina Veterinaria. Effettua diversi soggiorni di approfondimento negli Stati Uniti senza trascurare viaggi di avventura per conoscere il mondo. Affascinato dalla diversità, si interessa di geografia umana e fotografia. Vive e lavora a Roma, occupandosi della salute degli animali da compagnia. Sul tema, ha pubblicato per Sonzogno il romanzo L’amore lascia il segno (2011). È immerso sin da piccolo nella realtà mediorientale, affondando le proprie radici tra piatti di succulenta cucina libanese e variopinti insulti egiziani.

la quarta:

Roberto Mosseri riceve una lettera da un personaggio misterioso in un bar di Milano nella primavera del 1967. La proposta contenuta nella missiva è sconvolgente. Dalla sua risposta dipenderanno i destini di molte persone e gli equilibri dell’intero Medio Oriente. La sua vita e quella di altri personaggi s’intrecciano tra Egitto, Israele e Italia. Una missione impossibile lo attende: ricongiungere il passato con il presente, ma nel contempo salvare il futuro di uno Stato, in discussione sin dal primo giorno della propria esistenza.

Renato Assin, Il Nilo non finisce nel mare (2016) 

Alter Ego, collana Agathoi, pagg. 199, euro 14,00