Quella casa nella brughiera di Ngaio Marsh, Mondadori 2016.
Cuthbert ha assassinato l’amante della moglie; Mervyn ha mandato all’altro mondo un ladro con un ferro da stiro piazzato in cima ad una porta; Wilfred, Kittiwee per gli amici dato che ama i gatti, ha sbattuto mortalmente contro un muro la testa di una guardia che li maltrattava; Nigel, appartenente ad una setta estrema, ha fatto fuori una donna definita da lui “peccaminosa”, mentre Vincent ha soltanto avuto il torto di rinchiudere una vecchia strega in una serra piena di vapori di arsenico.
Ecco i “particolari” domestici, ognuno con le proprie mansioni, della isolata residenza di campagna di Halberds, il cui proprietario è il ricchissimo antiquario Hilary Bill-Tasman che ha invitato Agatha Troy, moglie del sovrintendente di Scotland Yard Roderick Alleyn, a dipingere il suo ritratto. Fra poco ci sarà un party natalizio e la festa si prospetta molto interessante (soprattutto per il lettore).
Tra gli invitati anche la bella Cressida Totthenam, fidanzata di Hilary, la zia Bed non la vede di buon occhio ma “è la pupilla dello zio Flea”. Ci sono pure i signori Forrester con il loro domestico Alfred Muolt e Bert Smith, un antiquario.
Intanto piccoli inconvenienti, piccoli “scherzetti” di cattivo gusto: trappola per Troy con un barattolo di olio e trementina sulla porta che le cade in testa, biglietto sotto la porta di Cressida definita donna peccaminosa che deve stare attenta, altro biglietto per il colonnello Forrester (dopo la lettura si sente male), sapone nell’orzata di Smith. Trattasi di burlone che si diverte a fare brutti scherzi o che cosa? E quale fine si propone?
Il clou della festa è la cerimonia dell’Albero affidata al colonnello Forrester vestito da druido con barba, baffi, sopracciglia, parrucca, stivali e abito dorato a fare le dovute manovre per portare i regali ai bambini del luogo. Solo che si sente male e verrà sostituito da Moult che improvvisamente sparisce. Le ricerche successive risultano del tutto vane, si sospetta che sia stato ucciso, e allora occorre l’intervento di Alleyn con la sua abilità psicologica per tirar fuori qualche mezza verità da quel branco di servitori poco raccomandabili. Tra neve, pioggia e situazioni atmosferiche tremende, lui stesso in pericolo di vita. Aggiungo Troy che si sente a disagio in mezzo a sconosciuti in una casa isolata, un cuneo infilato tra i pannelli di una finestra, una cassetta preziosa, un diario, documenti assai delicati. Pure due gatti, Drittone e Sapientone, con il loro momento di gloria. Personaggi sbozzati magnificamente e il “sospetto” che si infila dappertutto.
Ancora un inedito della banda mondadoriana a cui va il nostro ringraziamento.
Per I racconti del giallo, Aveva ragione Corto Maltese di Antonella Mecenero.
Jo, “ugandese istruito”, a Villa Guinigi. Stagione dei matrimoni e a settembre arrivano i giapponesi. Proprio lui trova l’attore morto allergico alla soia che doveva impersonare il prete. Disgrazia o astuto assassinio? Jo e Angela, che lavora in cucina, hanno capito com’è andata la faccenda ma vale la pena informare i carabinieri? Aveva ragione Corto Maltese. Ben costruito, leggero e gradevole.
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