La Elliot Edizioni ripropone ai suoi lettori un romanzo giallo dal titolo La stanza di ferro (Harjunpää ja rautahuone, 2010) l’ultimo romanzo della serie dedicata al protagonista: il sergente Harjunpää. Il creatore di questo personaggio della serie, e di altri gialli, è il finlandese Matti Yrjänä Joensuu.
Questo autore è quasi totalmente sconosciuto nel nostro paese in quanto un suo solo romanzo fu pubblicato nel 2001 da Meridiano Zero (Harjunpää e il figlio del poliziotto) poi nel 2013 la Elliot ha pubblicato il presente romanzo che ora viene ristampato.
Il protagonista, il sergente Harjunpää si trova ad indagare su vari misfatti e in particolare sulla morte di due donne mature che vivevano da sole, trovate nude nella loro camera da letto e, come il tutto fa pensare, forse uccise durante, o poco prima, un incontro galante. Le uccisioni non si possono imputare a un serial killer, ma nelle accurate indagini sulla seconda donna uccisa emerge un indizio importante: si riesce a dare un nome all'uomo che frequentava o aveva frequentato in un recente passato le due donne. Si tratta di un infermiere che svolge anche le mansioni di massaggiatore.
L’uomo si chiama Orvo Antton Sipponen e il suo nome era schedato dalla polizia in quanto qualche anno prima era stato denunciato per aver fatto rifornimento di benzina senza poi pagarla
Parallelamente alle indagini della polizia, il lettore si troverà a conoscere per bene Orvo, un uomo con un bell’aspetto, che è infermiere e lavora anche come massaggiatore e molti suoi pazienti sono più che soddisfatti dei suoi massaggi in cui trovano un vero sollievo.
Anche se ha poco più di trent’anni vive in casa con la madre e il nonno “ammiraglio”. La madre lo tiene praticamente prigioniero in casa perché minaccia di suicidarsi se lui tenta di farsi una vita propria; mentre il nonno lo offende in continuazione dandogli del rammollito e poiché paralizzato, pretende dal nipote ogni tipo di servizio.
Orvo però nella sua mente tiene sigillata una stanza di ferro dove risiede un altro Orvo, però molto diverso da lui, in quanto cattivo e brutale.
Inoltre Orvo ha un secondo lavoro che tiene ben nascosto a tutti: vende le sue prestazioni sessuali alle donne sole che hanno bisogno delle “attenzioni” di un uomo.
In un momento particolare della sua vita, mentre si è innamorato di una fragile e bella ragazza che ha entrambe le gambe paralizzate, Orvo viene messo in prigione accusato della uccisione delle due donne sulla cui morte indaga il sergente Harjunpää.
Ma chi è veramente Orvo? Il gentile massaggiatore e cortese dispensatore di sesso a pagamento, oppure ogni tanto il brutale Orvo che, chiuso nella stanza di ferro riesce a prendere il comando e uccide indiscriminatamente? Oppure l’assassino è un’altra persona?
Sarà compito del sergente Timo Harjunpää, trovare il bandolo di questa intricata matassa.
L’autore
Matti Yrjänä Joensuu, nato nel 1948, è considerato il miglior scrittore finlandese di crime fiction, vincitore di tutti i maggiori premi nordici per i suoi dieci romanzi che, a partire dal 1978, hanno avuto come protagonista il sergente Harjunpää. Egli stesso è stato un poliziotto e nei suoi romanzi ha descritto le realtà sociali che si celano dietro i crimini che il suo protagonista è chiamato a risolvere. Vincitore di prestigiosi premi, i suoi libri sono diventati film, spettacoli teatrali, serie televisive e radiofoniche. In Italia è stato pubblicato finora solo uno dei suoi libri, Harjunpää e il figlio del poliziotto (Meridiano Zero, 2001). La stanza di ferro è il suo ultimo romanzo, ed è uscito in Finlandia nel 2010. Joensuu è morto improvvisamente per un malore nel dicembre 2011.
la “quarta”:
Orvo è un giovane infermiere che con i suoi massaggi aiuta le persone a star meglio. In famiglia però è considerato una nullità; vive ancora con la madre, che blocca ogni suo tentativo di vita indipendente minacciando il suicidio. Nello stesso appartamento abita anche il nonno materno, l’Ammiraglio, che lo comanda a bacchetta e si rivolge a lui sempre con toni offensivi e sprezzanti, come se il ragazzo non avesse un’anima. Ma Orvo un’anima ce l’ha. Ed è nel posto più remoto di essa che si trova la stanza di ferro. Nella stanza di ferro c’è un uomo simile a Orvo nelle sembianze, anche se il volto non è lo stesso. Quest’uomo è la sua nemesi, ed è capace di qualsiasi atrocità ed efferatezza. Durante il tempo libero Orvo lavora part-time come professionista dell’amore, soddisfacendo gli appetiti sessuali di donne in carriera alla ricerca del brivido e della trasgressione. Questa sua seconda professione lo porterà a essere il sospettato numero uno di una catena di omicidi di alcune donne della Helsinki bene, trovate assassinate nei loro appartamenti. Ma chi è davvero l’assassino e perché uccide? Il sergente Timo Harjunpää dovrà trovare una risposta a queste domande, confrontandosi con la parte più oscura della mente umana.
Matti Yrjänä Joensuu, La stanza di ferro (Harjunpää ja rautahuone, 2010)
Traduzione Rosario Fina
Elliot Edizioni, collana Manubri, pagg. 244, euro 13,50
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