Nel nono numero di questa stessa collana abbiamo fatto la conoscenza in Italia di Kieran McMullen col suo romanzo Watson’s Afghan Adventure. Questa volta l’autore, in questo suo secondo lavoro sherlockiano in ordine cronologico intitolato Sherlock Holmes e i ribelli d'Irlanda, ci propone ancora una volta la sua abilità nel catturare la realtà e i luoghi di un tempo ricreando la storia irlandese che mette in luce la Rivolta di Pasqua del 1916, dove gli esseri umani vengono dipinti in tutta la loro imperfezione cercando di vivere secondo i propri ideali.
Il romanzo sarà in edicola ai primi di dicembre a 5,90 euro. Qui a sinistra, in anteprima, potete vedere la copertina.
C’è un uomo misterioso che sa muoversi abilmente sullo scacchiere dell’Europa in guerra. Reduce dalla cattura dell’agente tedesco Von Bork, per il suo nuovo incarico ha dovuto infiltrarsi tra i ribelli irlandesi che progettano una sollevazione. L’apertura di un fronte interno avrebbe effetti devastanti, perciò è vitale scoprire i loro piani affinché il Regno Unito possa sostenere lo sforzo bellico. L’uomo si fa chiamare Altamont, ma si tratta di una falsa identità. Tutti lo conoscono come Sherlock Holmes, l’impareggiabile segugio di Baker Street che con senso patriottico ha messo il suo superiore intelletto al servizio delPaese.
Ora si richiede urgentemente la presenza del suo compagno di avventure, il dottor Watson, a Dublino. E nel calderone ribollente di un’Irlanda mai davvero sottomessa alla Corona inglese, toccherà ai due amici portare a termine una missione da cui potrebbe dipendere l’esito stesso del conflitto mondiale.
All'interno la mia solita appendice introduttiva e un articolo di Valentina Catania su Arthur Conan Doyle e la scuola antropologica italiana.
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