Nando Gazzolo ci ha lasciati. In un momento atroce, segnato da attentati e confusione politica: non poteva andarsene più in sordina di così, da attore consumato e uomo discreto, maestro di modestia e di grazia, senza dar mostra di sé.
Voglio ricordarmelo come la volta che l’ho sentito recitare La cavalla storna all’Università di Roma, e soprattutto come quando l’ho intervistato, anni fa: era già vecchio, ma gli occhi azzurrissimi erano vispi e attenti e la voce era quella cristallina di un ragazzo che ha ancora tutta la vita davanti.
Mi donò un libro, una sua edizione di Dante; e quando lo aprii, a casa, vidi la dedica, e sotto ci aveva disegnato un cuore.
Giovanni Arzuffi, l’operatore che filmò l’intervista, amico caro e persona di grande valore umano, nel momento in cui lo spirito di Nando si è staccato dal corpo ha voluto farci dono del filmato, mettendolo su You Tube. Lo ringrazio da parte di tutti gli sherlockiani e amici.
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