Le indagini di Scotland Yard di John Dickson Carr, J.J. Marric e Edgar Wallace.

Scandalo a High Chimneys di John Dickson Carr.

High Chimneys 1865. Famiglia Damon: Matthew avvocato ricchissimo “spettegolato”, figlio Victor snello ed elegante, Kate e Celia “due sorelle di cui la gente diceva che non sembravano affatto sorelle”. Il problema è che il suddetto celebre avvocato “scopre di avere fatto condannare anni prima una donna innocente”. Ora vorrebbe liberarsi di questo peso ma qualcuno glielo impedisce per sempre. Personaggi principali Clive Srtickland, amico di Victor e autore di successo con “romanzi a sensazione” e l’ex ispettore Whicher, furbo una cifra. Di mezzo una specie di fantasma, un testamento che sparisce, una creatura adottata (chi sarà?), passi furtivi, tuoni che esplodono insieme a colpi di pistola, l’amore stuzzicarello che nasce. Whicher ha capito chi è l’assassino e vuole tendergli una trappola con la collaborazione di una truffatrice. Allora aspettiamo e vediamo che la sorpresa sarà grossa…

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Il mese di Gideon di J.J. Marric

George Gideon, comandante di un dipartimento investigativo di Scotland Yard, imponente ed elegante, moglie Kate che lo conforta al bisogno e cinque figli. Una serie di casi da seguire: una mamma che picchia forte il figlio; la morte per strangolamento di un vecchio; il più pericoloso malvivente che sta per scappare dall’Inghilterra; la scomparsa di una bambina; una donna che, novella Barbablù, uccide i vecchietti…E Gideon tosto e incrollabile, con il suo gruppo di ottimi collaboratori, che segue tutto. Storie di violenza sulle donne e sui bambini allenati a diventare borseggiatori. Come quella tristissima di Peter Wray rinchiuso in un armadio e picchiato dalla madre. Il lettore è condotto per mano a seguire le varie storie in una città di ladri e malfattori. Ma c’è sempre il nostro Gideon a vigilare.

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Il poliziotto innamorato di Edgar Wallace

Banca svaligiata e guardiano notturno ucciso. Sembra proprio che l’assassino sia il direttore della filiale già pronto a fuggire con le valigie. Ma non per Reeder della Procura generale, viso lungo, capelli argentei, basette, un paio di lenti cerchiate di metallo, una bombetta, cravatta con nodo già fatto e un ombrello appeso sempre al braccio (mi ricorda padre Brown). Un’autorità nello studio delle emozioni umane, vede il male dappertutto ed ha la mente come quella di un criminale (lo dice lui stesso). Per questo riesce a risolvere i casi più difficili come il presente. Occhio ad un rosaio un po’ stentato e ad un bel mazzo di fiori.

Ottime letture assicurate con la benedizione di Mauro Boncompagni.