Ho sposato un’ombra di Cornell Woolrich, Mondadori 2015.

Le notti d’estate sono piacevoli a Caulfield. Anche le notti d’inverno. Non per loro. I due si amano ma qualcuno, di sicuro, lascerà l’altro…Inizia così uno dei romanzi più belli di Woolrich. Intanto vediamo chi è lei. Una ragazza di diciannove anni “triste e disperata”, Helen Georgesson, lasciata dal fidanzato con un bambino in grembo, cinque dollari ed un biglietto per il treno. Qui incontra una coppia di sposini, Hugh e Patrice Hazzard. Subito amicizia e confidenza. Patrice deve andare dai suoceri che non l’hanno mai vista ed aspetta pure lei un bambino. Ad un certo punto uno spaventoso incidente e poi rumori metallici fra i rottami. Helen si ritrova in ospedale, ha partorito e viene scambiata per la signora Hazzard (i due sposini sono morti). Dilemma, accettare o non accettare la nuova identità? Nella nuova famiglia ci sono i suoceri premurosi e c’è lui, Bill, che vuole sposarla. Ma arrivano delle lettere a complicare di brutto la situazione.

Una analisi, minuziosa, spietata della mente e dell’animo di Helen sempre in tumulto: i dubbi, le incertezze, i sospiri, i turbamenti, le speranze, un po’ di luce e poi giù nel buio più profondo. Uno scandaglio memorabile su una donna costretta a mentire per trovare un po’ di pace nella vita. E quando tutto sembra risolto ecco che c’è qualcosa a ribaltare la prospettiva. Il sospetto all’inizio e il sospetto alla fine.

Angosciante.