E’ in questi primi giorni di maggio in libreria il romanzo Il ritorno del colonnello Arcieri (2015) scritto da Leonardo Gori, autore che si è conquistato una solida fama di scrittore di romanzi, thriller storici e molto altro.
Il suo nome torna in libreria con questo romanzo di grande intensità in cui riprende il suo personaggio più complesso e amato. Un servitore dello Stato critico, forte e profondamente leale; che dello Stato ha condiviso ambiguità, disastri e grandezze, finendo col portarne le stesse cicatrici.
In questo recente romanzo l’autore riannoda tutti i fili e il lettore avrà le risposte alle varie domande che si era posto leggendo i precedenti romanzi.
La storia di questo personaggio è lontana nel tempo e risale al 1938 quando era un giovane capitano, promosso poi colonnello, le cui avventure si sono snodatre nel tempo in vari romanzi: in lotta contro comunisti, antifascisti, spie dal doppio o triplo gioco e intrighi internazionali.
Ora dopo tante peripezie, per sfuggire a misteriosi killer che lo vogliono uccidere si è rifugiato a Parigi, siamo nel 1968 in piena rivolta degli studenti. Il suo nome è al momento Marcel, fugge dal suo passato, dai sicari e dalle ombre sempre più nere che la notte lo perseguitano, lavora come cuoco in un bistrot e si è fatto nuovi amici.
Ma vivere così non gli piace, lui vuole fare chiarezza e affrontare i nemici a volto aperto, così lascia Parigi e dopo un viaggio avventuroso arriva a Fireze. Si riappropria del suo grado e della sua identità e la giustizia sarà sua.
L’autore:
Leonardo Gori vive a Firenze. È autore del ciclo dei romanzi di Bruno Arcieri: prima capitano dei Carabinieri nell’Italia degli anni Trenta, poi ufficiale dei Servizi segreti nella seconda guerra mondiale e infine inquieto senior citizen negli anni Sessanta del Novecento. Il primo romanzo della serie è Nero di maggio, ambientato a Firenze nel 1938, cui sono seguiti Il passaggio, La finale, L’angelo del fango (Premio Scerbanenco 2005), Musica nera, Lo specchio nero e Il fiore d’oro, gli ultimi due scritti con Franco Cardini. La serie di romanzi è in corso di riedizione in TEA. È anche autore di fortunati thriller storici e co-autore di importanti saggi sul fumetto e forme espressive correlate (illustrazione, cinema, disegno animato).
la “quarta”
Parigi, maggio 1968. Tra i passanti che osservano dal marciapiede gli studenti in rivolta invadere i boulevard c'è anche Bruno Arcieri. A Parigi Arcieri si sta nascondendo: da chi ha cercato di ucciderlo, dai ricordi, dai rimorsi, dai fantasmi del passato. Si fa chiamare Marcel, aiuta nella cucina di un bistrot e si è fatto pure crescere la barba. Ha trovato anche uno sguardo amico, quello di Marie, ma è inquieto, si sente braccato, ed è stufo di scappare. Così, quando gli «amici» gli consigliano di lasciare la città e cercarsi un altro rifugio, magari in Spagna, Arcieri non ci sta. Sì, lascerà Parigi, ma per tornare a Firenze, per saldare i conti sospesi, fare chiarezza, forse giustizia, e combattere un'altra battaglia, anche se dovesse essere l'ultima. Alla fine di un viaggio avventuroso, l'uomo che il 15 maggio 1968 scende dal treno alla stazione di Santa Maria Novella non è più Marcel, è il colonnello dei Carabinieri Bruno Arcieri. È tornato, e non per stare a guardare.
Leonardo Gori, Il ritorno del colonnello Arcieri (2015)
TEA, collana Narrativa TEA, pagg. 352, euro 14,00
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