Dopo aver preso la laurea in medicina all’università di Edimburgo, Robert Knox entrò a far parte dell’esercito come ufficiale medico, tuttavia il suo carattere troppo orgoglioso e facilmente irritabile lo portò a un litigio con alcuni ufficiali e alla conseguente rovina della sua carriera militare.
Tornato a Edimburgo, Knox aprì una delle migliori scuole private di anatomia dell’intera Gran Bretagna. La sua popolarità fra gli studenti fu la causa dell’insorgere di invidia da parte di molti colleghi, ma ciò, almeno in un primo momento, non costituì un ostacolo per il suo avanzamento professionale, tanto che Knox parve sul punto di ottenere un posto come insegnante universitario. Lo scandalo che stava per travolgerlo avrebbe rovinato anche questa seconda opportunità di far carriera.
All’epoca i professori di anatomia erano accomunati da un grande problema: la necessità di procurarsi cadaveri per le esercitazioni degli studenti. La principale fonte (legale) di cadaveri da sfruttare per questo scopo era costituita dai corpi dei condannati a morte, nonché alla dissezione dopo che la sentenza era stata eseguita. Ciò portò inevitabilmente a una cronica mancanza di corpi, aggravata dal fatto che il numero di esecuzioni stava diminuendo e, soprattutto, era sempre più sentito il bisogno di garantire ai futuri dottori una formazione maggiormente pratica.
Di conseguenza l’uso di rubare cadaveri divenne sempre più diffuso: spesso i parenti e gli amici di un defunto dovevano fare la guardia al corpo fino a che non fosse stato sepolto e, pure dopo la sepoltura, bisognava stare attenti ai profanatori di tombe. Infatti, procurare cadaveri agli insegnanti di anatomia era un vero e proprio lavoro, dal quale si poteva ricavare un buon guadagno!
La carriera di William Hare come fornitore di cadaveri ebbe inizio nel 1827, con la casuale morte di un suo inquilino pesantemente indebitato. Hare, resosi conto che procurare corpi per le lezioni di Knox poteva essere piuttosto proficuo, insieme al complice William Burke, iniziò quindi a uccidere regolarmente vagabondi e ubriachi.
In questo modo procurarono a Knox sedici cadaveri, finché il 2 novembre 1828 non furono catturati. Di fronte alla scoperta dei loro crimini, l’intera Edimburgo venne assalita dal panico, fomentato dai giornali e dalle leggende metropolitane che subito iniziarono a circolare attorno alle figure di Hare e Burke.
Quest’ultimo venne condannato a morte e impiccato (e, per ironia della sorte, il suo cadavere andò a far parte di quei corpi che potevano essere legittimamente usati durante le lezioni di anatomia). Hare fu invece graziato, in quanto decise di collaborare con le autorità e testimoniare al processo. E Knox?
Il medico legale e il comitato scientifico che si occuparono del caso stabilirono che il professore era innocente e ignaro della provenienza dei cadaveri: Knox addirittura non venne neppure ascoltato come testimone durante il processo contro Hare e Burke. Tuttavia, all’epoca così come oggi, i dubbi rimangono: possibile che un dottore del suo livello non si fosse accorto che i cadaveri erano troppo freschi e, per di più, deceduti per morte violenta?
Le dichiarazioni delle autorità, per le quali Knox era innocente, non furono sufficienti agli abitanti di Edimburgo e la casa del professore venne assediata da una folla inferocita che lo desiderava impiccato come Burke.
Alcuni membri del mondo accademico, che già prima dello scandalo non lo vedevano di buon occhio, avevano ora trovato un validissimo pretesto per screditare Knox: la possibilità di insegnare all’università era ormai preclusa per sempre.
Knox continuò a tenere lezioni private, ma iniziò presto a perdere sempre più studenti. A peggiorare la situazione contribuirono i suoi frequenti disaccordi con la corporazione di cui faceva parte, la Royal College of Surgeons of Edinburgh. Quest’ultima, nel 1847, lo giudicò colpevole di aver falsificato alcuni certificati riguardanti la formazione dei suoi studenti, cosa che infine portò all’espulsione di Knox dalla corporazione, nonché dal mondo dell’insegnamento.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID