L’intrigo criminale – un whodunit di tradizionale fattura – presente in Istantanea per un delitto è in sé ben poca cosa. E questo benché la regia di Pascal Thomas, seguendo il libro originale di Agatha Christie, s’impegni ad accumulare il consueto repertorio di elementi “gialli”: un oscuro delitto, una misteriosa sparizione, un castello isolato e sinistro, un gruppo familiare che si rivela un autentico nido di vipere, un guanto rinvenuto in mezzo alla neve, un cadavere nascosto dentro un sarcofago, una nuova morte per veleno…
Lo charme accattivante e discreto della pellicola andrà ricercato altrove: nel registro “commedia”, ovvero nelle digressioni svagate che stemperano in farsa tenera la modesta tensione drammatica del racconto. Thomas privilegia dunque l’umorismo acidulo delle situazioni, la leggerezza gioviale ed esilarante dei dialoghi, la caratterizzazione faceta e sopra le righe dei personaggi di contorno (l’anziana zia belga Babette, cacciatrice di farfalle in Africa; il vecchio avaro e irascibile castellano che Claude Rich disegna con divertita arguzia) e soprattutto dei due eroi della vicenda: il flemmatico e sornione Bélisaire di Dussolier e la Prudence, a cui Caterine Frot conferisce una salubre impertinenza.
Titolo: Istantanea di un delitto
Regia: Pascal Thomas
Cast: Catherine Frot, André Dussollier, Claude Rich, Chiara Mastroianni, Melvil Poupaud, Alexandre Lafaurie, Christian Vadim, Hippolyte Girardot, Yves Afonso, Annie Cordy
Durata: 109 minuti
Genere: Commedia
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