La celebre Anne Perry è ben nota per il suo personaggio di Thomas Pitt, ma nel 1990 ha dato vita ad un altro prolifico indagatore londinese: William Monk, che ha esordito in Italia nel 1992 con Il volto di uno sconosciuto (Il Giallo Mondadori n. 2252).
Arriviamo alla 17ª avventura di Monk, comandante della polizia fluviale del Tamigi, con il romanzo inedito I dannati del Tamigi (Acceptable Loss, 2011), in edicola questo mese per Il Giallo Mondadori n. 3104.
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Dalla quarta di copertina:
È la memoria di un orrore innominabile ad agitare i sonni del ragazzino senza casa che l’ispettore William Monk e sua moglie Hester hanno accolto, dopo averlo sottratto agli abomini di un giro di prostituzione. Ma, per uno che si è salvato, quanti altri stanno subendo un atroce destino nelle mani degli aguzzini? Monk è deciso a smascherare chi nell’ombra regge i fili dell’organizzazione, e quando le acque del fiume restituiscono il cadavere di un delinquente di mezza tacca, si delinea una direzione possibile per la sua indagine. Perseguire la giustizia fino in fondo, dovunque ciò possa condurre, ha però un costo e l’ispettore lo sa. Non immagina tuttavia che, scavando in un abisso di vizi, ricatti e corruzione, finirà per lambire pericolosamente la reputazione di gentiluomini molto rispettabili. Pericolosamente, soprattutto per lui.
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Ecco l’incipit:
Nel dormiveglia, Hester lo avvertì appena: un suono come di chi inspiri bruscamente per poi emettere un sospiro lieve e sconfortato. Monk le giaceva accanto, immobile, una mano abbandonata sul guanciale e il viso nascosto dai capelli.
Non era la prima volta, nelle ultime due settimane, che sentiva Scuff piangere di notte. Non erano semplici i rapporti con quel ragazzino, il nuovo amico suo e di Monk. L’aver vissuto sulle banchine del fiume, dovendo per giunta provvedere a sé, l’aveva reso più maturo della sua età, orgoglioso e indipendente. Dal suo punto di vista, era lui che si stava prendendo cura di Monk: Scuff lo giudicava sprovvisto delle competenze e di quel gagliardo istinto di sopravvivenza indispensabili al suo lavoro, quello di comandante della polizia fluviale a Wapping, nel cuore dei dock londinesi.
Fino al mese prima, Scuff andava e veniva a suo piacere, solo di rado fermandosi a dormire in Paradise Place, a casa di Monk. Ma dopo il suo rapimento e le atrocità patite sulla barca, a Execution Dock, era andato a stabilirsi lì: di giorno usciva pochissimo e di notte, quasi sempre, era tutto un rigirarsi nel letto, preda dei brutti sogni. Sogni di cui non parlava; il suo amor proprio, poi, non gli avrebbe mai permesso di confessare (a Hester meno che a chiunque altro) che aveva paura del buio, e delle porte chiuse, e soprattutto aveva paura di addormentarsi.
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Anne Perry nasce a Londra nel 1938. Terminati gli studi incomincia a girare il mondo, facendo la hostess sugli aerei e a terra e lavorando anche nel settore alberghiero e in quello della moda. Tornata in Inghilterra nel 1972, dopo un lungo periodo trascorso negli Stati Uniti, la Perry inizia a scrivere romanzi storici. Il successo però le arride solamente quando ha l’idea di realizzare un romanzo poliziesco ambientato in epoca vittoriana. Incomincia così la serie dedicata all’ispettore Pitt, a cui farà seguito, qualche tempo dopo, quella incentrata sull’ispettore Monk. Entrambe le serie hanno ottenuto una vasta popolarità in Gran Bretagna e in tutto il mondo.
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I dannati del Tamigi di Anne Perry (Il Giallo Mondadori n. 3103), 224 pagine, euro 4,90 - Traduzione di Marco Bertoli
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