Così come non ce n’era stato bisogno in Coralba, in Lungo il fiume sull’acqua, in Un certo Harry Brent... Insomma il trucco stava nell’atmosfera, nelle false piste, nella paura suggerita invece che buttata lì senza veli. Visto poi che per mie conoscenze personali avevo un po’ d’esperienza del mondo delle case di moda (eh sì, cari miei...) arrivò Sortilegio che della serie mi pare uno degli episodi più riusciti. Ma anche Appuntamento a Madrid, Dalla Finestra che mi riproponeva quelle atmosfere che avevo ritenuto nella memoria da Comisso a Chiara, a maschere e pugnali, sino a Il segreto di Anna che mi fu ispirato direttamente dalle mie esperienze a Sermoneta durante la mia prima partecipazione a Giallo Latino, per arrivare a Il mare degli inganni che è il mio personale omaggio alla Piscina di Deray.Quest’anno è stata la volta di La casa con i muri rosa che tratta di un argomento, ahimè noto alle cronache: le molestie alle donne, ma in maniera particolare, mia come sempre.
Oltre a questo filone che ha comunque sempre una sfumature sentimentale (ma quale storia non ce l’ha?) la mia esperienza con il giallo non si ferma qui.
E ultimo, ma solo in ordine di tempo, Donna con viso di pantera che ha superato la selezione di Giallo 24 ed è stato pubblicato in un’antologia del Giallo. Qui Venezia, le atmosfere più thrilling che si affacciavano nella mia mente hanno avuto libero sfogo. Quasi l’ho visto davanti quel racconto come un film, che poi è una cosa che mi capita abbastanza spesso. E c’erano guardacaso Nieves Navarro e George Hilton, avviluppati in un intrico tra le vie di Venezia. Senza un colpo di pistola o un getto di sangue in più del necessario.
Perché nel Giallo la suspense, la tensione, nascono da dentro. Ma Venezia, avvolta tra Giallo & Mistero, non ha finito di regalare a me e a voi emozioni e delitti... sappiatelo.
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