C’è un cadavere in biblioteca di Agatha Christie, Mondadori 2013.
Uno dei primi che libri dell’Agatha internazionale che lessi con fervore negli anni giovanili. Il sogno meraviglioso della signora Bantry, vincitrice con i suoi piselli odorosi del primo premio dell’esposizione dei fiori, viene spezzato dalla voce “isterica e strozzata” di Mary “Oh, signora, signora, c’è un cadavere in biblioteca!”. E un cadavere c’è davvero, anche se suo marito, il colonnello Bantry sonnacchioso, non ci crede. E’ quello di una fanciulla bionda strozzata da una fascia di satin della sua stessa veste. Ragazza poco raccomandabile se fa la ballerina. In un batter d’occhio la “cosa” gira per St Mary Mead, il villaggio della nostra Miss Marple (anche perché ci pensano la signorina Wetherby e la signorina Hartnell a dargli una mano).
Dunque subito qualche sospetto sull’impeccabile colonnello Bantry e su Conway Jefferson, ricco invalido che voleva adottare la ragazza uccisa (è stato lui a dare l’allarme della scomparsa). Il cerchio, poi, si allarga e si complica con la scomparsa di una seconda ragazza. Indaga il colonnello Melchett, irascibile con i baffi rossi, coadiuvato dal solerte ispettore Slack a cui si aggiunge il sovrintendente di polizia Harper. Ma nulla possono i tre con l’acume e l’esperienza di “ una vecchia signora dal volto dolce, tranquillo, la cui mente ha sondato le bassezze dell’umanità malvagia”. Cioè Miss Marple che si avvale degli esempi tratti dalle storie del suo paese e da una incredibile conoscenza del cuore degli uomini, perché “la natura umana è sempre la stessa”. Libro sempre fresco, inossidabile, nonostante il passare degli anni. Un aiutino per i lettori. Occhio ai denti e alle unghie!
Per I racconti del giallo ecco Sotto un cielo distorto di Claudio Costa.
Un filmato con ricatto al dottor Arturo Socci. Centomila euro per non mettere in internet una bella prestazione della giovane mogliettina Katrina avvinghiata tra un nero e un biondino tatuato. Solo che la mogliettina russa di lì a poco si ritrova soffocata con un sacchetto. Gli ispettori Belmonte e Cargise al lavoro. Una discreta gatta da pelare se c’è di mezzo pure la banda di spacciatori nigeriani muniti di machete. Aggiungo fratello e sorella del morto da tenere d’occhio e un filmato di un ragazzo sospetto…
Un omaggio (quanto volontario non so), in stile naturalmente diverso, proprio al libro sopracitato della Christie.
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