Compie 73 anni ma non li dimostra: stiamo parlando della diciassettesima storia con protagonista l’avvocato più famoso della narrativa (e anche della TV). Il numero 1328 de I Classici del Giallo Mondadori porta questo mese in edicola Perry Mason e l’avversario leale (The Case of the Silent Partner, 1940) del consueto Erle Stanley Gardner.

Era il 1946 quando la nuova serie de “I Libri Gialli” esordiva proprio con questo titolo, che la Mondadori portò per l’ultima volta in edicola nel 1970 (I Classici del Giallo n. 94). Rispuntato nel 1998 come numero 14 della collana dedicata al celebre avvocato da Hobby&Work - ritradotto da Catia Tebaldi e ribattezzato Omicidio in linea - e presentato nel terzo numero della Collezione Storica che il Gruppo Editoriale L’Espresso ha dedicato ai Gialli Mondadori, finalmente il romanzo torna in edicola con la sua traduzione “misteriosa”, di cui purtroppo si ignora l’autore.

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Dalla quarta di copertina:

Lavorare con i fiori non significa starsene su un letto di rose. È un’amara scoperta per Margaret Faulkner, azionista di una società che controlla tre negozi di fiori che fanno gola a un concorrente senza scrupoli. C’è il rischio che suo cognato Robert, frequentatore di locali notturni oppresso da debiti di gioco, finisca per vendere la propria quota di azioni dei negozi lasciando Margaret in minoranza. Le occorre al più presto la consulenza di un esperto, e chi meglio di Perry Mason potrebbe offrirgliela? Ma gli eventi corrono sempre più veloci di quanto ci si aspetti, e talvolta con esiti ben più tragici. Tutto precipita in una notte, quando la bionda Esther, fascinosa intrattenitrice da nightclub, viene avvelenata con una scatola di cioccolatini. Le apparenze, incredibilmente, accusano Margaret. Ora dimostrarsi innocente sarà per lei tutt’altro che rose e fiori, anche se dalla sua parte c’è l’avvocato del diavolo.

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Ecco l’incipit:

Alle undici e mezzo, Perry Mason aprì la porta del suo studio privato e chiamò la sua segretaria.

— Non occorre che aspettiate più a lungo, Della — disse. — Ho terminato quella comparsa più in fretta di quanto non prevedessi. Ora rimarrò qui fino all’una a rileggere le conclusioni.

— Ma io desidero aspettare.

— È inutile, dal momento che non avete più nulla da fare — insistette Mason. — Parlerò con quella ragazza, poi...

— No — l’interruppe Della — bisogna che io rimanga qui. Ho preso una tazza di caffè e non posso andarmene a letto subito.

Mason tornò a sedersi su una poltroncina girevole e vi si stiracchiò. Era un uomo alto, atletico e di solito aveva un’espressione di calma bontà. Molti testimoni, ingannati dal suo aspetto, erano saliti sul banco e avevano reso una falsa testimonianza, con la massima disinvoltura, per poi trovarsi davanti, all’improvviso, due occhi d’acciaio, e rendersi conto troppo tardi dell’acume e dell’aggressività che si celavano dietro quella sua aria un po’ letargica.

Della Street, la sua segretaria, aveva imparato a conoscerlo bene. Tra loro esisteva quel raro cameratismo che può nascere tra due persone che si capiscono a fondo, e che si dedicano a una causa comune. Quando sorgevano delle difficoltà, quei due sapevano operare col perfetto sincronismo di un “doppio” tennistico ben affiatato.

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Erle Stanley Gardner (1889-1970), statunitense, è tra i più celebri giallisti di tutti i tempi. Dopo aver esercitato l’avvocatura e pubblicato numerosissimi racconti, a partire dagli anni Trenta si è dedicato esclusivamente alla narrativa. Con il personaggio di Perry Mason, accompagnato da un ampio e duraturo successo anche grazie alle trasposizioni televisive, ha prodotto una lunga serie di romanzi che rappresentano la vetta ineguagliata del giallo giudiziario, padre del moderno legal thriller.

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Perry Mason e l’avversario leale di Erle Stanley Gardner (I Classici del Giallo Mondadori n. 1328), 196 pagine, euro 4,90 - Traduttore non conosciuto