Nella collana I Bassotti n. 128 la polillo presenta un secondo romanzo dello scrittore statunitense Baynard Kendrick, dal titolo Profumo di violette (Odor of Violets, 1941).
Il romanzo fa parte della serie Duncan Maclain e sempre di questa serie in precedenza, nella stessa collana con il numero 36, è stato pubblicato I due ciechi (Blind Man's Bluff, 1943).
Nella sua carriera di scrittore, iniziata abbastanza tardi, ha scritto 22 romanzi e un numero imprecisato di racconti. Molti suoi romanzi sono stati tradotti in Italia da diverse case editrici e su diverse collane. Ora per merito della Polillo abbiamo potuto ampliare la conoscenza di questo autore, prima con I due ciechi e ora con Profumo di violette. Da quest’ultimo romanzo Fred Zinnemann trasse nel 1942 il famoso film Occhi nella notte.
Questi due romanzi, come già detto, fanno parte della serie Duncan Maclain, un investigatore cieco che aveva affinato i suoi altri sensi e questo gli permetteva, con l’aiuto di due cani pastori a altri assistenti, di risolvere casi particolarmente intricati.
Sempre per la serie: “Ritratti di autori polizieschi che meriterebbero di essere conosciuti ma non lo sono abbastanza” di Pietro De Palma vi rimandiamo a quanto pubblicato sulla nostro rivista:
http://www.sherlockmagazine.it/rubriche/4140/1/
L’autore:
Baynard Kendrick (1894-1977), nato a Philadelphia da una famiglia benestante, arrivò relativamente tardi al romanzo poliziesco. Dopo una carriera manageriale in diverse società tra Philadelphia e New York (diresse anche una catena di alberghi), nel 1934 pubblicò il suo primo giallo, Blood on Lake Louisa. Il capitano Duncan Maclain, il personaggio che lo avrebbe reso celebre, apparve invece tre anni più tardi in The Last Express. Maclain, dalla vivace intelligenza e dai modi raffinati, è diventato cieco in seguito a un incidente durante la prima guerra mondiale; invece di perdersi d’animo, ha affinato le sue capacità fino a diventare uno straordinario investigatore al quale la polizia si rivolge quando si trova a un punto morto nelle indagini su qualche delitto. I due ciechi, unanimemente ritenuto il capolavoro di Kendrick, è il quarto dei dodici romanzi dei quali Maclain è protagonista. Tra i fondatori dell’associazione dei Mystery Writers of America, di cui fu il primo presidente nel 1945, Kendrick si distinse per la sua attività a favore dei non vedenti ed ebbe l’onore di essere nominato – unico membro dotato di vista – presidente del consiglio d’amministrazione della Blinded Veterans Association.
La “quarta”:
Norma Tredwill, un passato da attrice e un presente da quarta moglie di un ricco produttore teatrale del Connecticut, ha ragione di sospettare che la sua figliastra Barbara abbia una relazione con Paul Gerente, l’uomo a cui dieci anni prima era stata legata da un breve quanto infelice matrimonio. Norma corre subito a New York per chiedergli spiegazioni, ma al suo arrivo nell’appartamento scopre che questi è stato ammazzato con un attizzatoio e che Barbara era passata da lui poco prima. Ma se Gerente è morto, chi è l’uomo che qualche ora dopo ha fatto visita al capitano Duncan Maclain, il noto investigatore cieco, portandogli un messaggio di estrema importanza per la difesa della città in caso di guerra? Gerente, infatti, collaborava con l’Intelligence, e ciò rende la sua morte assai sospetta, per non parlare del fatto che qualcuno in casa Tredwill è in possesso di certi progetti per l’aviazione americana su cui troppi vorrebbero mettere le mani. Solo l’acuta intelligenza di Maclain potrà venire a capo di questo mistero, la cui insolita chiave è un persistente profumo di violette che sembra accompagnare ogni passo delle sue delicate indagini.
Baynard Kendrick, Profumo di violette (Odor of Violets, 1941)
Traduzione Bruno Amato
Polillo Editore, collana I bassotti 128, pagg. 246, euro 14,90
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