Con il numero 124 della collana I bassotti viene pubblicato il romanzo giallo dal titolo La casa degli strani ospiti (The House of Strange Guests, 1932) e con questo titolo fa il suo esordio nella collana l’autore Nicholas Brady, che era lo pseudonimo di John Turner nato nel 1905 nelle vicinanze di Manchester.
E’ stato un autore molto prolifico, ha usato vari pseudonimi per firmare i circa 45 romanzi che ha scritto, passando da gialli “Hard boiled” per i quali aveva una spiccata predilezione, ai classici gialli inglesi che si svolgono in maniera tutt’altro che violenta, magari in case immerse nel verde della campagna.
E proprio con lo pseudonimo di Nicholas Brady scrisse cinque romanzi che hanno come protagonista l’eccentrico reverendo Ebenezer Buckle e proprio nel presente romanzo questo personaggio fa la sua prima apparizione per risolvere un caso che, in un primo momento, appare come il suicidio del padrone di una accogliente casa londinese che aveva un continuo giro di ospiti di vario genere.
Quando Maurice Mostyn, il padrone di casa, viene ucciso si scopre che vari ospiti presenti quel giorno nella sua casa avevano ottime ragioni per augurarsi la sua morte.
L’autore:
Nicholas Brady (1905-1945), pseudonimo dell’inglese John Turner, compì gli studi a Whitington, vicino a Manchester, e dopo un’esperienza nel giornale locale si trasferì a Londra dove lavorò come cronista di nera alla Associated Press, al Daily Mail e infine al Daily Herald. Fu un narratore precoce e assai prolifico: in poco meno di 15 anni pubblicò oltre 45 opere firmandole come J. V. Turner, Nicholas Brady e, soprattutto, David Hume. Il suo personaggio principale è l’investigatore privato Mike Cardby che esordì nel 1932 in Bullett Bite Deep. Un altro personaggio a lui caro, apparso come il precedente nei romanzi a firma David Hume, è Tony Carter, un giornalista di nera. Con il suo vero nome scrisse le storie imperniate su Amos Petrie, anch’egli reporter, mentre scelse lo pseudonimo di Nicholas Brady per quelle con protagonista l’eccentrico reverendo Ebenezer Buckle, un appassionato di orticultura che si diletta ad aiutare la polizia a risolvere casi misteriosi. Con Buckle siamo nel campo del mystery classico che l’autore maneggia con inaspettata perizia, vista la sua predilezione, evidente nei libri con gli altri suoi personaggi, per il giallo d’azione. Buckle apparve per la prima volta in The House of Strange Guests (La casa degli strani ospiti) e fu in seguito ripreso in altri quattro romanzi. John Turner morì a soli 39 anni, probabilmente di tubercolosi.
La “quarta”:
Maurice Mostyn è un impeccabile anfitrione. La sua dimora londinese accoglie spesso ospiti di vario genere per incontri d’affari, anche se assai poco chiara è la natura di tali "affari". Tuttavia, quando il padrone di casa viene trovato morto nella sua stanza da bagno, gli invitati non sembrano darsene troppa pena, anzi hanno tutti una gran fretta di tagliare la corda, ma occorre convincere l’ispettore Hallows che vuole prima accertare la causa del decesso. Asfissia, sembrerebbe, visto che la stanza era satura di gas. Colpa della sbadataggine o volontà di togliersi la vita? Il maggiordomo, che per primo ha trovato il corpo, esclude che il suo padrone avesse manifestato propositi suicidi. Inoltre diversi particolari lasciano perplesso l’ispettore: la posizione del cadavere, il ritrovamento di un paio di guanti dove non dovrebbero essere e le maniacali disposizioni di Mostyn per la pulizia del bagno. E poi ci sono quei tubetti di dentifricio che vagano da una camera all’altra come se fossero dotati di volontà propria e, non ultimo, l’atteggiamento di quegli strani ospiti. A quanto pare, nessuno di loro è intenzionato a collaborare, perché tutti, come verrà presto alla luce, avevano un motivo più che valido per desiderare la morte di Mostyn. Scritto nel 1932, il romanzo, come nella migliore tradizione del giallo a enigma, riserva infinite sorprese e un imprevedibile finale.
Nicholas Brady, La casa degli strani ospiti (The House of Strange Guests, 1932)
Traduzione Dario Pratesi
Polillo Editore, collana I bassotti 124, pagg. 280, euro 15,40
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