Arriva su Raidue da domenica 13 gennaio Elementary, la vituperata modernizzazione americana di Sherlock Holmes di Sir Arthur Conan Doyle, in cui Jonny Lee Miller interpreta Holmes, mentre Lucy Liu veste i panni della versione femminile di Watson.
Ogni episodio si focalizza su un caso anche abbastanza interessante nel suo insieme, mentre il braccio destro di Holmes si muove nelle vesti quasi di sua badante.
Dopo essere stato per anni consulente per Scotland Yard e dopo essere uscito da una clinica per disintossicarsi dall'alcool, Sherlock Holmes si stabilisce a New York City dove accetta di collaborare con il New York City Police Department e risolvere diversi casi con l'aiuto della logica e del suo intuito, affiancato, sul malgrado, dell'ex chirurgo Joan Watson, che ha abbandonato il mestiere dopo in clinica dopo un tragico errore con un paziente.
Ogni episodio cerca di far emergere un piccolo riferimento al Canone, ma in questo Mark Gatiss e Steven Moffat non hanno eguali, e non si può certo paragonare questa serie con il loro Sherlock. Tuttavia, se cerchiamo a fatica di eliminare il difficile accostamento con lo Sherlock Holmes che conosciamo, gli episodi fin qui da me visti sul canale americano (10 su 24) hanno proposto dei plot piuttosto intriganti. Naturalmente, per risolverli, il detective del caso avrebbe potuto chiamarsi anche con un altro nome che la cosa non cambiava di molto.
Interessante comunque notare in questa serie il rapporto curioso tra Holmes e il padre e la tensione "erotica" che vive internamente Watson nei confronti del suo "cliente". Ma anche altri piccoli particolari...
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