Trappola per Cenerentola di Sébastien Japrisot, Mondadori 2012.

 ;Clinica: ragazza in cura per il viso e le mani bruciate causa una fuga di gas nella sua casa, la ricostruzione, la memoria che vacilla (eufemismo, praticamente non si ricorda di niente). Si chiama Michèle, detta Mi e nell’incendio è morta l’amica del cuore Dominique, detta Do (giuro). Ma possibile che Janne Murneau, la governante che lavorava per la zia ricca (da lei odiata) e che ora la segue, non se ne sia accorta?

Si passa al passato, storia del rapporto intenso fra le due ragazze, scontri, litigi anche per colpa del fidanzato di Mi. Arrivo di Jeanne che ha un piano in cui deve entrare Do con “allenamento” intenso per sembrare Mi. Dal dottor Doulin “punture, giochi di fil di ferro, lampade negli occhi, scrittura automatica”. Uno strano ragazzo con delle strane idee, conosce il complotto contro Mi che deve essere uccisa con l’uscita del gas da un dado allentato del tubo dello scaldabagno. La confusione per noi lettori, suscitata ad arte dall’autore, e la domanda se questa tizia sia Mi o Do. Confusione anche per lei stessa “Ero un giocattolo vuoto, una marionetta nelle mani di tre sconosciuti. Chi tirava i fili con più forza?”, “Talora sono sicura di essere Michèle Isola…ci sono anche momenti, di notte, in cui torno ad essere Domenica”. I racconti degli altri che si contorcono dentro la sua testa, “specchi che rinviano ad altri specchi”, ora in prima persona al presente a rendere più viva la scena, ora in terza al passato.

Racconto inquietante, enigmatico sull’interrogativo dell’identità, cambi veloci di prospettiva, come in un sogno, in un delirio. E la pseudo rece, piuttosto “strana”, si adegua.

Per I racconti del Giallo ecco Come una palla di fuoco di Andrea Franco. Un morto bruciato al centro di un cerchio, un gioco fantasy con mostri, guerrieri, ladri e maghi, una palla di fuoco, una moglie che tradisce. La classica vendetta di un marito cornuto? Oppure…oppure…Un racconto costruito con intelligente eleganza.

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