La Polillo Editore nel numero 119 della pregevole collana I bassotti, pubblica il romanzo La formula del delitto (Murder by Formula) dello scrittore James Harold Wallis.
Un singolare mystery scritto nel 1931 che è anche un ingegnoso saggio di teoria e pratica del delitto presentato per la prima volta al pubblico italiano.
In questo romanzo agisce l’ispettore Wilton Jacks che sarà protagonista di sei romanzi gialli scritti appunto da Wallis che scrisse inoltre altri quattro romanzi di “crime fiction” fra cui il noto Once Off Guard da cui fu tratto il film The Woman in the Window (La donna del ritratto, 1944), diretto da Fritz Lang.
L’autore:
James Harold Wallis (1885-1958), nacque a Dubuque, nello stato dell’Iowa. Dopo la laurea presso la Yale University, si iscrisse alla facoltà di legge della University of Chicago, ma ben presto decise di dedicarsi al giornalismo e alla politica. Diresse il Dubuque Times Journal fino al 1919 e poi il Dubuque Daily News, un quotidiano di cui era anche editore, ed ebbe un ruolo attivo nel governo cittadino come consigliere comunale e sindaco pro tempore. Dopo la prima guerra mondiale conobbe Herbert Hoover, il futuro presidente degli Stati Uniti (1929-1933), e ne divenne in seguito segretario particolare a Washington. Nel 1927 Wallis si trasferì a New York e nel 1931 debuttò nella narrativa gialla con Murder by Formula (La formula del delitto), al quale seguirono altri sei romanzi. Nel 1942 diede alle stampe Once Off Guard, un mystery psicologico dal quale il regista Fritz Lang trasse nel 1944 uno dei suoi capolavori: The Woman in the Window (La donna del ritratto), con Edward G. Robinson nel ruolo principale. Le due ultime opere di Wallis, il giallo The Niece of Abraham Pein e il romanzo umoristico The Synthetic Philanthropist, uscirono entrambe nel 1943. Lo scrittore morì il 13 gennaio 1958 a Scarsdale, New York, dove viveva da diversi anni.
La “quarta”:
L’Aristoi Club è una delle più illustri istituzioni di Manhattan, un ritrovo esclusivo per facoltosi uomini d’affari e di cultura. In una delle stanze più eleganti di questo club, denominata “il Rifugio” per la costante penombra di cui gode a qualunque ora del giorno e che la rende un luogo ideale per il riposo e la meditazione, un nutrito gruppo di uomini sta conversando amabilmente dopo una cena di lavoro. L’argomento in discussione è inusuale: esiste una formula per scrivere il perfetto romanzo giallo? A turno tutti i presenti espongono i loro punti di vista su come dovrebbero essere messi in atto i crimini più ingegnosi, sulla natura dei moventi più plausibili e sull’identikit dei vari personaggi implicati, dall’assassino all’investigatore chiamato a smascherarlo. Andrew Wingdon, un romanziere di chiara fama, decide di far tesoro di tali suggerimenti per cimentarsi in questo genere per lui nuovo, e dopo che gli altri soci se ne sono andati s’intrattiene ancora un po’ nel Rifugio per fissare su carta gli elementi offerti dalla discussione. Ma a quel punto il crimine perfetto prende vita, e poco più tardi in quella stessa stanza l’autore viene ucciso… esattamente nel modo previsto dalla formula.
James Harold Wallis, La formula del delitto (Murder by Formula, 1931)
Traduzione Sara Caraffini
Polillo Editore, collana I bassotti 119, pagg. 281, euro 14,40
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