Colpa d’amore di James Hadley Chase, Mondadori 2012.
Lunghe gambe snelle e ginocchi rotondi quelli di Gloria Selby, autostoppista in panne. Impossibile non darle un passaggio per il meccanico Harry Collins, sposato felicemente con Ann che non regge al paragone.
Inizio dei guai. Gloria è legata ad un gruppo di personaggi per nulla raccomandabili (eufemismo) che hanno in mente di sfruttare l’officina di Harry (bisognoso di denaro) per qualcosa di losco. In più il fascino è fascino e ci si può cascare.
Storia importante dal punto di vista dell’analisi psicologica, soprattutto nel rapporto fra moglie e marito a cui si aggiunge la figura dell’amico Bill Yates, custode portavalori. Un percorso segnato da alti e bassi, da dubbi, paure e ripensamenti.
Ma Harry è stato un “duro” in guerra e quando c’era in vista qualcosa di pericoloso da affrontare sceglievano sempre lui. “Uccidere era diventato il mio mestiere, e fu soltanto quando conobbi Ann, che cominciai a rifarmi una vita normale”. E ora, quando succede qualcosa di grave, ecco che il vecchio soldato ritorna in lui. Vendetta, costi quel che costi.
Storia bella, serpeggiante tra i meandri della mente e l’azione diretta, nuda e cruda.
Per “I racconti del giallo” “Il veleno dell’iguana” di Alan Vendì. Storia di un professore e di una sua allieva. Sogni infranti di adolescente ed ora il prof. è lì legato davanti a lei. Un po’ scontata la prima parte, buono il finale con una punta di commozione.
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