La Polillo Editore da alle stampe un inedito dello scrittore J.J. Connington, si tratta del romanzo Otto innocenti e un colpevole (The Sweepstake Murders, 1931).
J.J. connington è lo pseudonimo del professore Alfred Walter Stewart, che nei suoi momenti liberi e anche di notte si dilettava a scrivere ingegnosi romanzi gialli avvalendosi della sua vasta erudizione in molti campi, dalla chimica alla fisica e alla balistica.
Anche in questo romanzo il protagonista è il capo della polizia Sir Clinton Driffield che dovrà risolvere un caso molto intricato.
Un gruppo di conoscenti, che abitualmente si incontravano per giocare a Bridge, uniscono le loro forze per scommettere sui cavalli. Vincono una forte somma, e hanno siglato un accordo per cui questa sarà divisa tra i soci che sono ancora in vita al momento della spartizione.
A questo punto però il numero dei soci si assottiglierà. Qualcuno uccide per avere una parte più cospicua della “torta”. Ma chi è?
L’autore:
J.J. Connington (1880-1947) fu il nome che Alfred Walter Stewart, studioso di larga fama nel campo della chimica e professore presso il Queen’s College di Belfast, adottò per firmare i romanzi che scriveva al solo scopo di riposarsi dalle fatiche dell’insegnamento e della ricerca. Dopo l’esordio con Nordenholt’s Million, una storia di fantascienza, e un successivo romanzo non di genere, nel 1926 pubblicò due mystery, Death at Swaythling Court e The Dangerfield Talisman (Il talismano dei Dangerfield), che ricevettero un’ottima accoglienza. Nel suo terzo giallo, Murder in the Maze (Assassinio nel labirinto - I bassotti n. 27), introdusse l’investigatore Sir Clinton Driffield, che sarà il protagonista della maggioranza delle sue opere, tra le quali meritano soprattutto di essere ricordate The Case with Nine Solutions (1928, Il caso con nove soluzioni - I bassotti n. 60), Mystery at Lynden Sands (1928, Orme sulla sabbia) e The Sweepstake Murders (1931, Otto innocenti e un colpevole - I bassotti n. 114). I romanzi con Driffield, caratterizzati da intrecci complessi ai quali le discipline scientifiche prestano molteplici espedienti, riscossero grande successo, mentre scarso favore incontrò un secondo personaggio creato da Connington, l’avvocato Mark Brand, che compare solo in un paio di libri. Lo scrittore si ritirò dall’insegnamento nel 1944, ma pubblicò ancora due gialli più una raccolta di dodici saggi, Alias J.J. Connington (1947).
La “quarta”:
Al termine di una serata di bridge, nove giocatori decidono di unire le forze e tentare la fortuna in una lotteria abbinata a una corsa di cavalli che si terrà di lì a pochi giorni. La dea bendata sembra essere dalla loro parte: uno dei biglietti acquistati dal gruppo si aggiudica il secondo premio pari a oltre 240.000 sterline. In base agli accordi la vincita deve essere suddivisa in parti uguali tra i sottoscrittori, ma quando Edmund Blackburn, il promotore dell’iniziativa, perde la vita in una sciagura aerea tutto si complica. Incalzati dagli amministratori fiduciari del defunto, che pretendono che la sua quota sia devoluta agli eredi e portano il caso in tribunale, i restanti membri del “Sindacato dei Nove” siglano un patto secondo il quale solo coloro che saranno ancora vivi alla consegna del denaro avranno diritto a partecipare alla spartizione. Ed è l’inizio della fine, perché quando la posta in gioco è così alta non c’è da sorprendersi se qualcuno è disposto a commettere il più turpe dei crimini pur di accaparrarsi una quota più consistente. Ben presto il gruppo di giocatori comincerà ad assottigliarsi e toccherà a Sir Clinton Driffield, il capo della polizia, venire a capo dell’intricata vicenda. Finora inedito in Italia, questo mystery del 1931 è una rarità ed è unanimemente considerato una delle opere più riuscite di J. J. Connington.
J.J. Connington, Otto innocenti e un colpevole (The Sweepstake Murders, 1931)
Traduzione Dario Pratesi
Polillo Editore, collana I bassotti 114, pagg. 315, euro 15,40
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