Il Bartitsu è il risultato tra la fusione di arti marziali e di autodifesa, metodo originale sviluppato in Inghilterra tra il 1898 e il 1902. In rete è da poco presente il link www.bartitsu.it/index.html che si occupa dei temi legati al Baritsu, il combattimento ben noto a Sherlock Holmes. Fu nel 1901 che Sir Arthur Conan Doyle, autore delle affascinanti avventure dell'investigatore Sherlock Holmes, lo immortalò nei suoi romanzi.
Nel 1891 Holmes venne dato per morto, scomparso insieme al suo grande nemico, il professor Moriarty, alle cascate di Reichenbach in Svizzera (FINA). Tre anni dopo, invece, rispuntò a Londra, rischiando di far venire un infarto al dottor Watson (EMPT). Holmes spiegò di essersi salvato scaraventando Moriarty nelle cascate, grazie a una certa conoscenza del baritsu...
Il baritsu fu inventato dall'ingegnere inglese Edward William Barton-Wright, che dopo tre anni in Giappone torna in Inghilterra annunciando la formazione di una nuova "Arte di Autodifesa, che combinava i migliori elementi degli stili di combattimento occidentale e orientale nel nuovo BARTITSU, sintesi tra il nome del suo creatore e del "Ju jitsu". Come accuratamente descritto in una serie di articoli che Barton-Wright produsse per il Pearson's Magazine tra il 1899 e il 1901, Bartitsu attineva largamente dalla scuola Shinden Fudo (il cui nome è omaggio agli intoccabili insegnamenti degli dei) di korya jujutsu e dal Kodokan judo, tecniche entrambe che egli studiò negli anni passati in Giappone.
Quando tornò a risiedere a Londra la nuova arte arrivò ad incorporare le tecniche di combattimento delle scuole di Tenjin Shinya, Fusen e di Daito Ryù e ancora la boxe inglese, lo svizzero schwingen, il francese savate, e lo stile di difesa la canne (stick fighting) sviluppata da Pierre Vigny.
In passato avevamo già parlato di Baritsu in queste occasioni:
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