Il Nero Wolfe interpretato da Francesco Pannofino, torna domani - in prima serata su Raiuno - con la quinta della serie ispirata ai romanzi di Rex Stout e ambientati a Roma. Nei primi episodi abbiamo visto un Nero Wolfe che poggia su una scenaggiatura spesso stonata. Siamo sempre in attesa di un miglioramento della serie, ma da questo Wolfe - visto finora - si salva molto poco. Persino Pannofino - che è un bravo attore e un ottimo doppiatore - non è convincente in questo ruolo.
Questa volta, nell'episodio Scacco al re, a nulla vale il pronto intervento del dr. Malaspina, che gli somministra un antidoto: il genio degli scacchi Valerian muore avvelenato nel mezzo di un’esibizione con cui si sarebbe pagato il trasferimento in America con la fidanzata Rossana Ferri.
La Polizia inchioda il padre della ragazza, l’imprenditore Matteo Ferri, reo di aver passato al giovane la bevanda tossica, ma è proprio la figlia a ingaggiare Nero Wolfe, convinta della sua innocenza. A sfavore di Ferri, che in pubblico aveva mostrato di non gradire per nulla la relazione di Valerian con la figlia, c’è il movente e la dinamica dell’omicidio; ma la moglie Esther e l’avvocato Guastalla si dicono in possesso di un particolare che scagionerà l’accusato.
Wolfe prende spunto dall’indagine di Graziani per capire che Ferri è stato incastrato: tra i presenti all’esibizione pochi conoscevano Valerian, mentre tutti erano in rapporti con l’imprenditore. Sospetta di Guastalla, che Rossana accusa di avere una storia con la madre, ma quando Archie si reca a casa dell’avvocato per cercare tracce del veleno trova solo il suo cadavere.
Matteo, allora, svela ad Archie il particolare che lo scagiona: può dimostrare che nella bevanda di Valerian aveva messo solo sonnifero. Wolfe capisce subito chi è il colpevole, che però va stanato…
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