Elemento importante del mito è la metamorfosi, gli dèi non muoiono ma si ritirano per tornare vestiti di nuovo, al limite vanno in esilio. Così capita che Teseo o Eracle, eroi uccisori di mostri, possano mutare nel cristianissimo San Giorgio uccisore del drago, il mito muta.
Uno dei miti più longevi dell’america è il cowboy, il pistolero solitario che affronta il ranchero cattivo o gli indiani; suoi elementi sono il cavallo, la prateria e la colt. La nascente nazione federale degli stati uniti d’America celebrava così il suo vitalismo espansionistico, l’ottimismo progressivo della sua nascente industria, la conquista e lo sfruttamento dell’open range, gli smisuarti pascoli aperti. Centinaia di film, fumetti e romanzi hanno celebrato questo eroe, chi scriva ha avuto la fortuna di crescere leggendo le vecchie edizioni Sonzogno di Zane Gray.
Nel Novecento questo eroe subisce una mutazione antropologica, per dirla con Pasolini, al cowboy, al cavallo e alla prateria, sostituite la città coi suoi quartieri violenti, l’automobile (di solito un modesto coupè nero), e otterrete il nuovo mito americano, l’investigatore (o detective) privato, private investigator.
Questa figura trova il suo ideale ecosistema solo nella legislatura americana, nella sua particolarissima storia evolutiva, la smisurata grandezza contrapposta alla scarsa disponibilità di uomini. Dalla costa atlantica dell’est il governo americano si volta all’ovest e inizia per tutto l’Ottocento la conquista dei territori dell’ovest (la conquista del west) fino alla costa del pacifico. Villaggi e città sorgono improvvisamente quasi dal nulla, gli uomini di legge come i giudici di contea si trovano con dei territori smisuarti e senza personale, ecco che sono costretti a eleggere sceriffi e vice sceriffi; nascono i cacciatori di taglie, le scorte armate ai vagoni della ferrovia, le guardie del corpo. Sono tutti o quasi ’irregolari’, cioè arruolati al di fuori delle istituzioni, l’esercito fa largo uso di scout, gli indiani nativi ma anche americani del luogo come il famoso Kit Carson; i costruttori della ferrovia assoldano cacciatori per uccidere le mandrie dei bisonti, un esempio su tutti è Buffalo Bill, oltre che in decine di film è stato celebrato in una bella canzone di Francesco De Gregori.
La famosa Pinkerton era proprio un’agenzia di investigazioni, una sorta di vera e propria polizia privata; per le istituzioni americane e per i cittadini diviene prassi comune servirsi di private professionalità là dove non arrivano le forze governative. Una figura come l’investigatore privato non è concepibile al di fuori del sistema legislativo americano, che comprende tutt’ora e definisce giuridicamente con tanto di licenza la sua professione e quella del cacciatore di taglie, la guardia del corpo, e la guardia giurata.
In un racconto di Hammett (Un matrimonio d’amore) ;;c’è la descrizione di questa licenza: ”Era appeso un certificato a cornice, che dava licenza al sig. Alec Rush di esercitare professione di detective privato nella città di Baltimora, a una serie di condizioni elencate in rosso” (di fronte a tali descrizioni non posso fare a meno di pensare alle ‘lettere di Corsa’, con cui i regnanti ‘creavano’ e ‘autorizzavano’ la pirateria, da qui il nome di corsari).
In Italia abbiamo romanzi e racconti con Marescialli (i Racconti del Maresciallo di Mario Soldati) e Commissari (il Montalbano di Camilleri o il Bordelli di Vichi), ma non si trova, almeno con la forza e la pienezza americane, letteratura poliziesca con protagonista un private investigator.
Questo perchè la nostra legislatura non è ancora riuscita a creare un ddl (un decreto legge che per la verità esiste da più di quindici anni come progetto ma che non è mai stato reso esecutivo) che definisca con certezza la figura della guardia giurata, figuriamoci la guardia del corpo o l’investigatore privato, brancolano nella no men’s land della prefossionalità indefinita.
La nostra atavica sfiducia nelle istituzioni ci porta a celebrare le figure che le rappresentano, anche se poi la simpatia popolare va al brigante e al bandito, i vari Catilina, Masaniello, Ghino di Tacco, Salvatore Giuliano, Vallanzasca.
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