Negli anni Ed McBain ci ha fornito anche la sua idea di “cattivo”. Immaginando il suo distretto ha subito capito che il male, come il bene, si annida ovunque. Da questo l’idea che la credibilità del gruppo di detective che andava creando passava anche attraverso la presenza di personaggi non del tutto positivi. Non solo i Carella e i Meyer, quindi, che pur con i loro difetti rappresentano la faccia positiva della medaglia del bene e del male. Da soli non possono completare il progetto dell’autore. Così nei primi romanzi insieme a questi c’è il detective Roger Havilland. Probabilmente McBain capì quanto fosse necessario all’insieme della sua trama quando lo uccise (in modo altamente spettacolare, come lui stesso ha ammesso) e si ritrovò con un distretto troppo sbilanciato verso il lato nobile del bene. Arrivò quindi Andy Parker a portare quel pizzico di cattiveria che era venuta a mancare. E molti anni dopo ecco che compare anche il pingue detective dell’88°, Ollie “Fat” Weeks, infame quanto basta, sempre con l’idea di essere prima o poi trasferito all’87°.L’autore ha lavorato molto su quest’ultimo personaggio e negli ultimi romanzi lo ha portato più vicino allo spirito dei colleghi “simpatici” dell’87°. Sono proprio dedicate a lui molte delle pagine più toccanti e umane degli ultimi capitoli di questa saga, laddove vediamo emergere, tra le trame del poliziesco, l’altra anima dell’autore, quell’Evan Hunter che ha portato al successo in tutto il mondo romanzi sociali d’altissimo livello (Il seme della violenza. Titolo originale: The blackboard jungle, 1954).
Ollie Weeks diventa quindi quasi un ex cattivo. Ci piace immaginare che negli ultimi anni McBain abbia deciso di lasciare ai lettori un’immagine diversa di quel detective particolare e un po’ alieno allo spirito collettivo degli altri suoi colleghi. Ollie si innamorerà, imparerà ad essere accettato per quello che è, si dedicherà a suonare il pianoforte e alla scrittura… saprà toccare le corde del lettore, insomma. In senso positivo.
Solamente il Sordo non cambia mai. Per lui non c’è possibilità di lasciare un ricordo diverso da quello che veramente rappresenta. Il Sordo è il Male, e solo lui può meritarsi questo ruolo a pieno titolo. E così dopo i primi romanzi di cui abbiamo parlato in queste pagine lo vediamo tornare in 87° distretto? Parlate più forte (Titolo originale: Let's Hear It for the Deaf Man), nel 1972. Passano un po’ di anni prima che questo implacabile delinquente torni a trovare i suoi nemici prescelti. Nel 1985 esce Otto cavalli neri per l’87° distretto (Titolo originale: Eight Black Horses) da molti indicato come il romanzo più interessante di questa eterna sfida. E ancora Misfatti (titolo originale: Mischief) nel 1993 e Anagram (Titolo originale: Hark!), nel 2004.
Negli anni dopo la morte dell’autore (deceduto il 6 luglio 2005 all’età di 79 anni) più volte abbiamo letto in giro voci non confermate che parlavano di un ultimo capitolo dedicato al Sordo, depositato chissà dove e scritto dall’autore proprio per dare una conclusione degna alla sfida più entusiasmante che gli uomini del suo distretto abbiano mai dovuto affrontare.
Voci, nulla di più, anche se ci auguriamo di essere smentiti e di poter leggere un nuovo romanzo dell’87° distretto. A oggi l’ultimo capitolo di questa storia lunga cinquanta anni rimane Traditori (titolo originale: Fiddlers), uscito postumo. L’autore è stanco e si sente. Stanchi sono anche i personaggi, nel loro saluto al grande pubblico.
Solo i lettori non si stancano mai quando tra le pagine di un libro seguono Stephen Louis Carella e gli altri tra le vie di Isola, quella città che assomiglia tanto a New York senza esserlo veramente, ma senza tradirne lo spirito.
Scheda del film
Fuzz (…e tutto in biglietti di piccolo taglio)
(USA, 1972)
Regia:
Richard A. Colla
Soggetto:
Dal romanzo Fuzz di Ed McBain
Sceneggiatura: Evan Hunter
Prodotto da:
Jack Farren
Produttore esecutivo:
Edward S. Feldman
Musiche originali: Dave Grusin
Cast:
Burt Reynolds (Steve Carella), Jack Weston (Meyer Meyer), Tom Skerritt (Bert Kling), Raquel Welch (Eileen McHenry), Yul Brynner (il Sordo), James McEachin (Arthur Brown), Steve Inhat (Andy Parker), Stewart Moss (Hal Willis), Dan Frazer (Peter Byrnes). Bert Remsen (sergente Murchison).
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