E' in libreria dal giorno 7 luglio un nuovo romanzo di Iain Pears dal titolo La donna che collezionava segreti (The Immaculate Deception, 2000).
L’autore è un giornalista storico dell’arte ed è già noto nel nostro paese per vari romanzi pubblicati dalla Longanesi e ristampati da TEA (La quarta verità, Il tocco di Giotto per citare i più recenti).
I suoi gialli, molti dei quali ambientati nel mondo dell’arte si svolgono in Italia e in particolare a Roma, città colma, possiamo dire in ogni angolo, di capolavori artistici, molti conosciuti in tutto il mondo, altri quasi ignorati ma in ogni caso di valore inestimabile.
La città è chiaramente una vera miniera per i ladri, i ricettatori e i collezionisti, alcuni dei quali non chiedono la provenienza delle opere che acquistano.
Per sventare questo tipo di furti o per recuperare le opere rubate agisce un apposito Nucleo di Polizia e qui presta la sua opera la protagonista, Flavia Di Stefano arrivata ora al grado di facente funzione di Capo del nucleo Investigativo.
In questa nuova avventura le viene dato ordine di recuperare un dipinto prestato dal Louvre. Flavia deve fare presto e del furto non deve farne cenno a nessuno. Lei chiede aiuto al suo amico, il generale Taddeo Bottardi un tempo a capo della Squadra Investigativa.
Nel contempo Jonathan Argyll, storico dell’arte a marito di Flavia è alle prese con un singolare mistero, in quanto studiando un dipinto di epoca rinascimentale, raffigurante l’Immacolata Concezione, ha il sospetto che sia di proveniente da un furto avvenuto anni prima.
Ma il quadro è appeso proprio a una parete della casa del Generale Bottardi....
Come sempre nei romanzi di Iain Pear troviamo personaggi molto ben delineati, trama interessante e grande cura dei dettagli storici e artistici.
L’autore:
Iain Pears è nato nel 1955 e vive a Oxford. Ha lavorato come giornalista, storico dell’arte e consulente televisivo. Autore di innumerevoli articoli di argomento artistico e storico, ha raggiunto il successo internazionale di pubblico e di critica con il romanzo La quarta verità. È inoltre autore della serie di romanzi polizieschi ambientati nel mondo dell’arte che hanno come protagonisti Taddeo Bottardi, Flavia Di Stefano e Jonathan Argyll.
un brano:
«Lei si rende certamente conto del nostro problema», continuò il primo ministro. «Io in particolare mi trovo in una situazione estremamente incresciosa, perché ho garantito personalmente. A parte questo, la mostra doveva essere un fiore all’occhiello della nostra presidenza. Sarebbe un vero guaio se venisse screditata, cosa che accadrà se la notizia del furto verrà divulgata, perché è probabile che i proprietari chiedano l’immediata restituzione delle altre opere da noi ottenute in prestito; ma anche se ciò non avvenisse, la nostra reputazione sarebbe gra-vemente compromessa.»
Flavia assentì. «Che dire? Non rimane che pagare il riscatto.»
«Il guaio è che la legge non lo permette. Lei sa benissimo che in Italia chiunque segua quella strada per riavere indietro la moglie o i figli rapiti commette un reato, perciò come potremmo farlo noi per un semplice dipinto?»
Il silenzio calò nella stanza, come se i due uomini si aspettassero da Flavia una parola risolutrice.
«Se ho capito bene, lei, signor primo ministro, desidera che sia io a ritrovare il dipinto.»"
la “quarta”:
Quando a Roma viene rubato un famoso dipinto in prestito dal Louvre – un paesaggio con una coppia mitologica, Cefalo e Procri – Flavia Di Stefano, facente funzione di capo del Nucleo investigativo per la tutela del patrimonio artistico, riceve l’ordine di recuperarlo a tutti i costi, ma senza mettere in imbarazzo le massime autorità italiane e soprattutto senza far trapelare nulla ai media. Non sapendo come sbrogliare quell’intricata matassa, Flavia chiede aiuto al suo vecchio mentore, il generale Taddeo Bottardi, il quale le suggerisce una possibile pista, che porterebbe niente meno che a un nucleo terroristico attivo negli anni Settanta. Nel frattempo suo marito, l’inglese Jonathan Argyll, storico dell’arte, ha intrapreso una sua indagine personale. Intenzionato a fare un regalo a Bottardi, ha deciso di stabilire la provenienza di un piccolo dipinto d’epoca rinascimentale, raffigurante l’Immacolata Concezione, che al momento è appeso a una parete dell’appartamento del generale. Possibile che quel quadretto sia lo stesso rubato tanti anni prima da una villa in Toscana?
La ricerca della verità porterà Argyll e Flavia a scoprire antichi e sconvolgenti segreti, aprendo un vero e proprio vaso di Pandora...
Iain Pears, La donna che collezionava segreti (The Immaculate Deception, 2000)
Traduzione Donatella Cerrutti Pini
Longanesi, collana La Gaja Scienza 1018, pagg. 232, euro 16,60
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