In anteprima assoluta “Sherlock” debutta su Joi, il canale pay del digitale terrestre Mediaset, a partire da oggi 18 febbraio 2011, ogni venerdì, in prima serata. “Sherlock”, scritto a quattro mani da Steven Moffat e Mark Gatiss, è una miniserie trasmessa dalla BBC che ha letteralmente stregato il Regno Unito sbancando l’auditel. Nel primo episodio ha realizzato una share media del 31.5% con 8.698.000 telespettatori, nel secondo il 27,7% di share con 7.744.000 telespettatori e nel terzo e ultimo il 33,2% di share con 8.656.000 telespettatori. Ottimi risultati, se si considera che la media di rete si aggira intorno al 22.1% di share. La serie presenta un approccio contemporaneo al classico senza tempo di Conan Doyle. Sherlock Holmes (Benedict Cumberbatch), annoiato e scontroso investigatore dei giorni nostri, vive e lavora a Londra usando, per risolvere i suoi casi, non solo il puro intuito deduttivo, ma anche le più moderne tecnologie investigative. Lo spessore professionale di Holmes si capisce anche dal modo in cui egli si rivolge ai poliziotti di Scotland Yard, molto simile a quello adottato dal dottor House quando si rivolge all’amico e collega Wilson. Londra, XXI secolo, tre misteriosi suicidi tutti legati dallo stesso modus operandi fanno pensare al macabro disegno di un serial killer. Questa è la trama della prima puntata nella quale, in primo piano, si sviluppa il fatidico incontro tra Sherlock Holmes e Henry Watson (Martin Freeman). Sherlock è, infatti, alla ricerca di un coinquilino con cui dividere le spese dell’affitto e per questo, un amico, gli presenta il dottor Watson, medico di guerra claudicante e reduce dalla missione di pace in Afghanistan, a sua volta in cerca di un appartamento. Dapprima il rapporto tra i due si rivela difficile, soprattutto a causa dell’atteggiamento indagatore di Holmes che poco si addice al desiderio di riservatezza di Watson, ma a poco a poco Sherlock riuscirà a risvegliare in lui la passione per il pericolo e i due finiranno per essere indispensabili l’uno all’altro, gettando le basi per il loro sodalizio personale e professionale.
I COMMENTI DELLA STAMPA: Evidentemente infedele all’originale sotto certi aspetti, questo “Sherlock” è meravigliosamente fedele in tutto ciò che conta davvero. The Indipendent - Tom Sutcliffe. Sherlock Holmes ha il cellulare, è un fanatico degli sms e ha anche il suo sito internet personale, in una serie tv completamente nuova e ricca di grandi avventure…La nuova mini-serie ‘Sherlock’ presenta il famoso detective come il pubblico non l’ha mai visto prima, sebbene Sherlock sia sempre lo stesso, dotato di una mente fredda e calcolatrice. Herald Scotland - Brian Pendreigh “Mi piace Benedict Cumberbatch in questo ruolo… E’ un Holmes che Conan Doyle avrebbe approvato, credo. Anche il Watson di Martin Freeman è calzante, vicino al narratore riflessivo immaginato da Doyle più dei tanti cretini brontoloni portati finora sullo schermo. Il rapporto tra i due è azzeccato: un misto di frustrazione, ammirazione e affetto genuino…C’è un problema però, ed è che, nello spazzare via la nebbia, nel rendere tutto più luminoso e in linea con il ventunesimo secolo, è stata eliminata anche la paura. The Guardian - Sam Wollaston. L’ultimo ritratto televisivo di Sherlock Holmes è tutt’altro che elementare. Non solo il detective e il suo assistente Watson combattono il crimine nella Londra di oggi, ma i telespettatori sono anche invitati ad ascoltarli mentre discutono della loro sessualità… e a chiedersi se per caso non siano gay. Daily Mail - Paul Revoir Sherlock è diventato sexy! Con le sigarette al posto della pipa e i taxi al posto delle carrozze. L’Holmes della tv contemporanea è un vero eroe del XXI Secolo. Daily Mail - Tim Oglethorpe Ci sono delle seccature - i testi in sovraimpressione che di tanto in tanto scandiscono i pensieri di Holmes, le battute da “saranno mica gay?” che oggi sembrano obbligatorie in qualsiasi serie preveda una coppia di colleghi maschi, uno strisciante moralismo nel giudicare i difetti di Holmes -, ma la serie possiede un brio che la rende del tutto originale. The New York Times - Mike Hale Anche se questo Holmes si muove nel ventunesimo secolo, è pungente, lunatico ed esasperante come sempre… ‘Sherlock’ rappresenta quel raro caso di adattamento capace di conquistare tanto i puristi quanto gli amanti delle rivisitazioni. Tv Guide - Matt Roush
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