Altamente esplosivo di Joe R. Lansdale, Fanucci 2010.

Dieci racconti, dieci storie, niente “mallopponi capacissimi di schiantare un bue, se gli cadono addosso” e che vanno tanto di moda.

C’è di tutto e di più in questo incasinamento verbale: il grottesco e l’assurdo, l’horror con l’atmosfera di attesa e terrore, i fantasmi, i lupi e i vampiri che ti saltano addosso, la favola della pillola miracolosa che fa crescere all’infinito, il favoloso con le undici dimensioni, la messa a nudo del male, il crudo realismo, il sesso che spunta da tutte le parti, con la morta e con la capra, le botte, il sentimento che affiora nebuloso e come spaventato, violenza, brutalità, il ribaltamento delle aspettative.

Una grande, ininterrotta affabulazione, spazi chiusi e spazi aperti, mulo bianco e maiale pezzato che corrono insieme, da un niente, da uno sbuffo di storia una carovana di episodi scalcagnati dove può venir fuori pure il razzismo e lo sfruttamento, tra pistolettate varie.

Qualche breve storiella a riprendere fiato magari di stampo diverso (troppe telecamere puntate addosso e non ci si può nemmeno scaccolare) e poi giù di nuovo a correr per valli e dirupi e galoppate e spari tra squarci di umanità lercia e ottusa.

C’è ritmo, movimento in questi racconti, una ridondanza, una lussuria di parole che sembra sortire fuori dai fatti stessi e se affiora qualche piega che pende verso un tantinello di luce subito viene stirata dal passaggio serrato degli eventi.

Linguaggio secco, veloce, con l’ironia maligna che sbuca all’improvviso, ora stracarico di cruda realtà e pure in certi risvolti il senso vacuo dell’umano.

Un casino tremendo. E la luna? La luna se ne sta a guardare, alta nel cielo. Immobile e impassibile. Gliene frega assai.

 

Sito dell’autore www.libridiscacchi.135.it