Ha vent'anni in meno dei suoi colleghi. Il suo metodo didattico ha richiamato l'attenzione dell'Università di Firenze, di quella scaligera e del canale Iris di Mediaset digitale terrestre. Che manderà una troupe al liceo Quadri per girare due puntate della trasmissione "Ti regalo un libro".

È ora di risolvere il giallo: lui è il vicentino Simone Ariot, 30 anni, docente di lettere e presidente dell'associazione The day communication, organizzatrice delle cene con delitto a villa Godi Malinverni.

E ha fatto venire l'acquolina in bocca alla rete Mediaset proprio per queste due chicche: i blog usati come metodo didattico per i suoi allievi a scuola (studio della letteratura ed esercizi di scrittura creativa) e la capacità di aumentare il traffico di clienti in un ristorante solitamente riservato ai matrimoni, organizzando cene a tema dove gruppi di commensali si sfidano a indovinare il colpevole su trame imbastite dal vivo con copioni di volta in volta diversi.

Il canale Iris verrà a documentare la prossima, ambientata su un giallo di Conan Doyle, il papà di Sherlock Holmes. Ma siccome di cene con delitto in Italia ne vengono organizzate anche da altre associazioni (che fanno ricorso ad attori teatrali professionali e non amatoriali), la particolarità di Ariot che spicca maggiormente è la blog-didattica.

Lui la racconta così: «Il liceo Quadri è una scuola che naturalmente forma molto su materie scientifiche e tecnologiche. Ma mi sono ritrovato con una classe, la 2° Ast indirizzo tecnologico, che denotava molte potenzialità anche per le materie umanistiche. Così ho pensato di svolgere il programma di lettere in modo diverso. Ho diviso i ragazzi in sette gruppi, ognuno con un suo blog. Ho lasciato loro scegliere i titoli di tre romanzi di formazione: "Piccoli maestri" di Meneghello, "Il Giovane Holden" di Salinger e "Jack frusciante è uscito dal gruppo" di Brizzi. Poi ho strutturato i gruppi come delle redazioni: un webmaster, un editor e un copywriter. Io, nel ruolo di caporedattore centrale, distribuisco gli spunti di approfondimento sui romanzi. Ogni gruppo sviluppa i propri, con post (messaggi) di massimo duemila battute e scambia commenti con gli altri. E questa è la fase di studio. La fase creativa è invitare le sette miniredazioni a sfornare a loro volta racconti brevi, affinando gli incarichi ricoperti da ciascuno».

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