Prima di rivestire la vittima, taglia le unghie della stessa lunghezza delle sue e toglie lo smalto con l’acetone (che si è portato da casa: e questo è altro indizio che conferma la premeditazione. E’ scaltra: ha pensato anche a questo e che cioè siccome la modella ha le unghie curate e rosse, mentre lei non usa darsi il colore alle stesse, qualcuno potrebbe notare nel locale, e ricordarsi che la donna che è rientrata nel salottino privé e poi ne è riuscita, non aveva le unghie dei piedi dipinte e corte mentre questa sì: un perfezionismo che porta in carcere. La riveste, le rimette le calze e quindi le scarpe, quelle in cui i suoi piedi più piccoli ballavano. Non può far aderire umanamente le stringhe delle scarpe ai solchi lasciati nella pelle, che non si è rilasciata più perché la morte ha interrotto per sempre la vascolarizzazione dei vasi sanguigni e quindi i segni che c’erano alla morte sono restati. Io però riscontro che le stringhe laddove stringono la pelle fredda ormai non l’hanno segnata, perché nel frattempo il corpo si era raffreddato e i segni rossastri non vi possono essere perché la calzatura della scarpa è avvenuta dopo morte. Ritorna ad essere la sguattera del locale e ritorna nel trambusto dell’arrivo della polizia al suo luogo di lavoro, la cucina dove continua a lavare i piatti. Lì riporta il bicchiere che ha sostituito dopo aver ucciso l’uomo, e lo lava togliendogli tracce del diuretico, che abbiamo però trovato nella sua borsetta. Il mistero è risolto.

E così facendo, Alteri detto “Alter” fece una piroetta su se stesso, porse la mano alla sua bella Deborah, ed insieme uscirono dal locale.

Aveva smesso di nevicare. La notte prometteva bene, erano ancora le 00,30.

-Vuoi venire a casa mia, Deborah?

-Per mostrarmi la tua collezione di farfalle? Certo, Piero.

La notte prometteva bene.

        FINE