La stanza era rimasta tale e quale. Dovettero aprire gli scuri e farla inondare dal sole: la porta era ancora appoggiata per lungo ad una parete.
- Aiutatemi ad alzarla.
Merlini esaminò la serratura a lungo.
- Niente di sospetto.
- Glielo dicevo.
- La chiave?
- Probabilmente da qualche parte. Ah, eccola.
Era appoggiata sulla scrivania.
La rigirò tra le dita: una chiave come tante altre. La esaminò alla lente d’ingrandimento: nessun segno procurato da pinze.
- Eppure... qualcosa deve pur esserci.
- Mi dia la lampadina tascabile.
- Eccola!
Indirizzò il raggio luminoso sulla porta ed ecco… che notò qualcosa che prima gli era sfuggito: un frammento di cotone.
- Ora so come è andata. Procuratore, presto ritorniamo in città.
Due ore dopo un fonogramma era stato spedito ovunque.
Dopo un po’di tempo arrivò la notizia: erano stati presi.
- Ma chi? Si può sapere?
- Ispettore, freni la sua impazienza, stiamo per svelare il mistero.
Salirono le scale del posto di polizia, nell’estremo sud della California, quasi al confine messicano.
Eccoli: sono loro che hanno ordito questo piano infernale !
- Maggie Smith? E... Dick Huyes?
SPIEGAZIONE
- Sento di dovere una spiegazione per quello che ho ipotizzato, disse Merlini nella centrale di polizia.
- E che sia bella convincente.
- Cominciamo da allora. Venimmo chiamati: il delitto era stato consumato. Vedemmo le fotografie:il volto era stato sfigurato. Perché uno sfigura un volto? Per vendetta, per odio, per invidia. Me lo chiesi senza risposta. Ma una cosa la ebbe subito: il luogo dell’omicidio, dove si supponeva fosse avvenuto, la fine del corridoio,era...
- L’omicidio è avvenuto lì, Merlini. Cosa vuol dire? Dubita della realtà dei fatti? Hanno visto svilupparsi l’incendio.
- Già l’incendio... Cosa stavo dicendo? Ah, sì: il luogo del delitto era insolitamente pulito. Lei, ispettore mi porse un pezzetto di carta bruciacchiato: quel pezzetto mi fece capire che c’era un trucco.
- Quale trucco? I rivelatori dell’incendio hanno segnalato...
- Proprio a questo volevo arrivare: quando siamo arrivati, hi notato come il luogo del delitto fosse insolitamente pulito. Se ci fosse stata acqua, ci sarebbero stati i segno dello spegnimento, manufatti bruciacchiati e bagnati, nero alle pareti: invece, non c’era nulla. Come mai?
I presenti restavano pazienti in ascolto e molto concentrati.
- Proviamo ad ipotizzare che non c’era nulla di quello che mi sarei aspettato che ci fosse, perché in realtà non si erano messi in funzione: questo avrebbe spiegato perché l’ambiente non fosse almeno umido.
- E l’incendio? Non mi dica che non c’è stato. Ci sono testimoni oculari.
- Illusione ottica? No. Ma un trucco da prestigiatore sicuramente sì.
- Cioè?
- Andiamo per ordine. Se i rivelatori di incendio non si sono messi in funzione significa che non c’era stato fumo.
- Ma lei parla sempre per ipotesi.
- Mica tanto... Se ci fosse stato fumo si sarebbero messi in funzione i rivelatori, e avrebbero inondato di acqua
la casa. Invece nulla.
- Ma... l’allarme?
- Azionato a parte dall’assassino.
- Ma l’assassino era lì: l’ha detto lei stesso che chi ha ucciso Philip Huyes gli stava alle spalle: come avrebbe fatto ad azionarlo? Il comando sta vicino alla porta.
- Allora ipotizziamo un complice, se vi fa piacere.
- Maggie?
- Quindi l’incendio, come lo pensiamo noi, non c’è stato.
- E cosa è avvenuto?
- Lo ripeto: UN TRUCCO.
- Tutto attorno al luogo è stata messa della carta per effetti speciali, quella che brucia, da fiamma chimica ma non brucia in effetti, non da calore e fumo. La finestra è formata da tante formelle di vetro: è chiamata
la Finestra dell’Arcobaleno, per la sua capacità di scindere lo spettro solare nelle sue componenti cromatiche originarie. Ora proviamo ad ipotizzare (ma ho appurato che non si tratta più di ipotesi giacché abbiamo chiesto di analizzare i quadretti di vetro) che vi sia stato un quadretto che non fosse come gli altri. Qual è il miglior modo per nascondere qualcosa? Tra tante cose simili.
Un quadretto ha il vetro organizzato in maniera tale che sia una spessa lente di ingrandimento. Quando il sole è apparso, ha prodotto il fenomeno della concentrazione del raggio solare su un punto particolare di quella carta che si è incendiata, non dando alcun segno di combustione: solo un insignificante pezzettino di carta.
- Ma... come sarebbe stata messa? Lei ipotizza che abbiano costruito un paravento?
- Per l’appunto, procuratore.
- Ma come l’avrebbero mantenuto. Non c’era nulla!
- Scordate i forellini?
- Ma non abbiamo trovato chiodi: se fosse avvenuto quello che dice lei, avremmo trovato a terra tutti i chiodini utilizzati!
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