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" Capisco che é duro far finta di non sapere ma, signor Carlo, bisogna  perdonare, la signora Giuliana avrà sbagliato ma l'ha pagata anche troppo cara e lei deve cercare di ricordare solo i momenti belli che avete passato insieme e  superare questo brutto periodo. E' giovane, ha tutta la vita davanti a sé. Se posso essere utile, se sente il bisogno di parlare con qualcuno, io sono qui. Potrei essere sua madre.......sì, lo so che ha perduto la sua quand'era ancora piccolo, proprio per questo mi sono permessa........ Ci vediamo, a presto, spero."

 

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"Carlo, carissimo, fermati un attimo, ho un favore da chiederti: mi si é rotto il televisore, no, il tecnico mi ha detto che non vale la pena aggiustarlo, del resto ce l'ho da vent'anni, era ora di acquistarne uno nuovo. Saresti tanto gentile da accompagnarmi? Mi dai un consiglio, un parere, io me ne intendo poco e, lo sai, con queste gambe, cammino male e la tua macchina è così comoda! Quando puoi, per me va bene sempre, per quello che ho da fare. Grazie, sei un tesoro!"

 

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" Carlo, scusa, non mi vorrei sbagliare, ma ho come l'impressione che, ultimamente, cerchi di evitarmi.  Forse, in queste settimane, ho abusato un po' della tua cortesia. L'acquisto del televisore, la lampadina del bagno da cambiare, la visita medica dal reumatologo. L'ambulatorio é dall'altra parte della città,  avrei potuto prendere un taxi ma sono così cari. Grazie ancora. Volevo dirti che  mi era venuta l'idea di dare una rinfrescatina alla cucina, non è che, per caso, conosci un imbianchino fidato e non troppo costoso?"

 

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"Certo che ho tempo, entra pure, ti ascolto, cosa c'é di tanto urgente?"

(....................................................................................................................................................). "Ho capito benissimo, messaggio ricevuto. Te lo riassumo in breve, tu l'hai detto con maggiore diplomazia, scegliendo le parole giuste, sei un ragazzo educato, ma la sostanza é la stessa: "Signora Gina, smetta di rompere, ho cercato di essere gentile ma ora basta, non ho tempo da perdere con lei." Sei stato chiaro, ora lascia parlare me. Speravo non ce ne fosse bisogno, che tu fossi abbastanza intelligente da intuire da solo. L'estate scorsa, quando tua moglie é andata a Torino per assistere la madre che si doveva operare, pensi che non l'abbia notata la graziosa biondina che ti sei portato a casa più di una volta? Molto giovane, molto appariscente. Aspetta, un'altra cosa: tu hai detto alla polizia che, quel famoso pomeriggio, eri fuori città, per lavoro. Non so come sei riuscito a provarlo, sicuramente sei stato convincente ma non è vero, tu eri qui, a casa. Non cercare di negare, sono sicura. Tu porti sempre questo dopobarba particolare, fresco, persistente, non si può fare a meno di notarlo, una volta mi hai detto il nome preciso, una marca francese, costosa,  é come lasciare una traccia di sé.  Quel giorno, circa un'ora dopo che "lui" se n'era andato, sono scesa a prendere la posta e, sul pianerottolo e per le scale, il profumo si sentiva benissimo, evidentemente tu eri passato da poco. No, no, non mi fraintendere, non ti sto accusando di omicidio, per carità, certamente il colpevole é già in carcere ma, se dicessi tutti questi piccoli particolari all'ispettore, non sarebbe piacevole per te, probabilmente ti vorrebbero interrogare di nuovo. La coppia perfetta, senza ombre, risulterebbe poco credibile, ti pare? Non ti preoccupare, non pensare a un ricatto, non voglio soldi, per chi mi hai preso, solo rapporti di buon vicinato, qualcuno su cui poter contare, una persona disponibile che mi dia una mano, come hai fatto in questi mesi. Un'ultima cosa: se, per caso, ti venisse qualche idea strana, non si sa mai, ho scritto una deposizione precisa e l'ho consegnata al mio notaio, come allegato al testamento. Scusami ma non si é mai troppo prudenti. Chiuso l'argomento. A proposito, la settimana prossima, avrei appuntamento dal podologo......."