Jessica Mann del Daily Mail annuncia l’uscita di una nuova biografia della regina del crimine, Agatha Christie, pubblicata dalla scrittrice e giornalista Laura Thompson e intitolata: Agatha Christie: An English Mystery. Secondo la Mann, Laura Thompson ha delle qualità che la renderebbero la migliore biografa della Christie: l’entusiasmo per il lavoro, la riflessione sulla nautra umana e l’amore per trovare il bandolo della matassa nei rompicapi più complessi. Laura Thompson, potremmo aggiungere, sembra condividere con la Christie persino i pregiudizi, compreso il suo disagio verso il mondo moderno e la “società senza senso dell’ordine, che non comprende la relazione fra causa ed effetto e che non ha memoria storica”. Ci va giù pesante la Thompson aggiungendo un non so chè di nostalgico, e forse un po’ demodé (ma perfetto per una old Lady inglese), di un mondo regolato da rigide convenzioni sociali nel quale Agatha è indubbiamente cresciuta.
Ma c’è da dire che la Christie si è anche ribellata a questo stato di cose: ha divorziato, si è messa a scavare a Ur con il marito archeologo, Max Mallowan, e ha scorazzato in lungo e in largo tra Europa e Medio Oriente come una donna manager di oggi. Ma la Thompson sottolinea soprattutto il lato nostalgico della Christie, legato alla vecchia Europa tra le due guerre. Analizzando la vita di Agatha Christie, parte dalla felicissima infanzia a Torquay, in Cornovaglia, per arrivare al matrimonio con Archibald Christie, alla graviadanza e al secondo matrimonio.
Di biografie su Agatha Christie ne avevamo lette tante: in primis quella scritta da lei stessa, godibilissima e scorrevole come un romanzo. Poi c’era anche quella autorizzata dalla famiglia, redatta da Janet Morgan, per non parlare della miriade di libri, compendi e studi che abbondano nelle librerie e nelle biblioteche inglesi.
Un giorno un amico di Agatha Christie disse, a proposito della sua personalità: “Agatha era una donna simpaticissima” e Laura Thompson chiaramente è d’accordo, ma – ed è questa la veste nuova e inedita che ci fa apprezzare quest’ennesima biografia – Agatha non era affatto simpatica per le donne che la conoscevano. Secondo la Thompson non aveva amiche intime,. Pareva fatta per avere solo amicizie maschili. Sarà un caso se il suo detective è un uomo? Sembrano piuttosto illazioni, anche se quando poi si va a scavare nella vita di Agatha è evidente il suo strettissimo legame con Madge, la sorella. Ma lei stessa non fa parola di grandi amicizie femminili. C’è anche chi l’ha descritta come un madre non troppo ortodossa per Rosalind, sua unica figlia. In realtà Agatha si comportava, e qui va ribadito il concetto di donna moderna a tutto tondo, come le mamme di oggi: portava in giro per l’Europa la figlia e la lasciava a casa quando questa doveva studiare o quando voleva fare un viaggio da sola. Altro che nostalgica: Agatha era tutt’altro che vecchia Lady inglese. Come la mettiamo con la sua misteriosa sparizione? Ecco l’interpretazione della Thompson:
“Agatha era in uno stato emotivo molto fragile. Sua madre era appena morta e suo marito, incurante del suo dolore, le aveva sbattuto in faccia il suo tradimento. Lei lo voleva spaventare, si voleva in qualche modo vendicare. [...] Le cose andarono di male in peggio quando la stampa apprese della sua scomparsa e la polizia, stupidamente, annunciò la possibilità di un suo suicidio. [...] Fino a quel momento i libri di Agatha avevano avuto un moderato successo e forse lei stessa pensava che, al di là della sua famiglia e di pochi appassionati, nessuno leggesse le sue storie”.
Non aveva certo previsto che quel colpo di testa sarebbe stato il suo colpo di genio... pubblicitario! Ma continuiamo con la ricostruzione della Thompson:
“Creduta scomparsa per sempre o addirittura morta, la Christie ottenne una fama grandiosa e le sue pubblicazioni divennero tutte dei best sellers. Il divorzio era stato una grossa umilizione per lei, data anche la mentalità di quel periodo. Ma permise ad Agatha Christie di avere una vita più piena e di guadagnare così tanto da poter realizzare i suoi sogni: viaggiare, viaggiare, viaggiare senza pensieri. Ed è prorio durante un viaggio nel Medio Oriente che conosce il giovane archeologo Max Mallowan, che poi sposerà. Lui, giovane cattolico non della sua classe sociale fu totalmente stregato dall’autrice di Poirot e lei, invece di avere una semplice relazione, decise di sposarlo” [...]
Del resto lo ha detto lei che avere un marito archeologo è il massimo per una donna: più invecchi e più diventi interessante!
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