Non avrei voluto continuare perché, come dice il proverbio, il troppo stroppia. Ma, visto il piccolo successo dei giudizi in italianstaggese seguiti dal voto, ho deciso di correre questo rischio, sottolineandone ancora una volta il lato goliardico, scherzoso e anche (perché no) irrispettoso. E comunque se i lettori vogliono questo è giusto accontentarli. Oggi sotto osservazione è Tracce d’America a cura di Scott Turow, Mondadori 2008. E, dato che gli autori sono lontani, sarò ancora più esplicito che corro meno rischi.
In una delle tante scuole per stranieri in Italia
In piedi! Un po’ di rispetto ragazzi. Seduti. Dunque veniamo subito al sodo. Ci siete tutti? Mi sembra di sì, Divere, Lippemamme, Bosse, Burche, …sì, vedo che ci siete tutti. Vi ho riportato i compiti, vi leggo i giudizi e il voto. Calma, calma non vi agitate. Se qualcuno non è andato bene avrà il tempo per recuperare.
Ladra di Karen E. Bender: racconto discreto con questa Gingere Cleine di ottantadue anni che se ne va in crociera in Alaska. O perché un l’ha’ dato cent’anni e l’ha’ mandata a’ i’ Polo Norde? A parte la battuta un bel personaggio davvero, una ladra con tanti ricordi pesanti alle spalle.
Voto 7.
Pirati di Yellowstone di C.J. Box: Vladdi, Eddi e Cerri un trio mica male. E poi c’è la valigetta di Bobbe che attira l’attenzione. O i che ci sarà dentro? Bisogna piglialla a tutti i costi, dice Vladdi. Ma Bobbe un ci sta e allora viene fori i’ casino. Storia breve, concisa, dura e i’ sentimento va a puttana.
Voto 7.
Quando Bugsy Siegel era amico mio di James Lee Burke: un paio di ragazzi, un gangster con la sua ragazza, un vicino di casa che rompe gli zibidei, una sorella (suora) che si chiama Felicie e poi questo benedetto yo-yo che di primo acchito un capivo i che fosse. Un gioco, un maledetto gioco che i’ gangestere un ci ‘apisce nulla. E…insomma so che tu se’ bravino ma a me questo racconto con questo yo-yo unn’è che m’ha mandato in visibilio.
Voto 6.
Erba grama di Jeffery Deaver: allora ti di’o subito Gefferi che questo racconto m’è garbato parecchio. Lizze Polemusse che cuce cuce cuce e canta la ninna nanna alla su’ bambina che ne ‘ombina di tutti mi ‘olori. E poi i’ rovesciamento finale e tutta quella introspezione psicologica da fa’ paura. Bravo Gefferi!
Voto 9.
Edelweiss di Jane Haddam: questa Miss Caroline Eggertone e la su’ gatta e mi ri’orda la Lizze Polemusse e i’ rovesciamento finale. O che un tu n’avrai mi’a sbirciato i compito di Gefferi? Perché, insomma, a me i’ dubbio m’è venuto. Come, unn’è vero? E ora i che tu fai, e ti metti a frigna’? Via su, che i’ racconto è bellino con la Scellei e l’Amanda che vogliano uccide’ la vecchia ma i’ dubbio rimane. E un ci posso fa’ gnente.
Voto 6.
Il vento caldo del Texas di William Harrison: i’ solito psicopati’o imbranato da’ i’ punto di vista sessuale che fa fori chiunque quando gli piglia lo schiribizzo. E Carla che diffida e poi si lascia andare. Bah, se ne trovano di meglio. E un piange che ti metto insieme all’Addamme.
Voto 5.
La grande pace di Alan Heathcock: troppo compri’ato colla primavera di 1993 e la vigila di Natale di 1992 e i’ 19 dicembre 1992 e avanti indietro e avanti indietro ni tempo che m’è venuto i mar di testa. V’ho sempre detto d’esse’ semprici, più semprici possibile. Comunque la mano è discreta, i’ personaggio principale ben costruito e le scene forti i’ giusto.
Voto 6.
Alias Moises Rockafella di Emory Holmes II: un c’è maiale, un c’è maiale davvero caro Ormesse due. Ovvia una battuta lasciatemela fa’. Un riesco a capi’ i’ tu’ ‘ognome ma questo un c’entra gnente. L’importante è che tu ha’ dato vita a Fatti Tommi o Moise Roccafella, disgraziato spacciatore, che si trova sotto i’ torchio de’ poliziotti e vede scorre in un attimo la su’ vita tremenda. E ora in quarche modo e la deve paga’ la deve.
Voto 8.
Una bella lezione di Wendy Hornsby: quanto mi garba quando i delinquenti se la vedano brutta! E qui i disgraziati maledetti Michi Togse, Bigghe Mango e Arri Coello, dopo ave’ fatto fori i’ traditore e si trovano alle prese co’ Pansi Renarde che sta a guarda’ un piccolo di farco Aplomado. E’ l’hanno trovata giusta, l’hanno trovata! E poi in mezzo a queste corse ni deserto e allo scontro terribile e mi c’ha’ infilato questa storia tra lei e Lile che gli piace da mori’…
Voto 8.
Suo signore e padrone di Andrew Klavan: quando i’ sesso strano, voglio di’ quello fatto di botte e frustate la fa da padrone e un si sa mai dove si va a fini’. Come ni caso di Gimmi e Susanne che alla fine lui ci rimette una cortellata mortale. E chi racconta la storia sa che la ‘orpa è della donna ma questa gli lancia un’occhiata, ma un’occhiata. O ragazzi unn’è mi’a facile di’ di no.
Voto 8.
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