L’avevo già scritto ne “L’assarto delle pocce” del fu Mister Aide. Attenti pistolotti che arriva la marea gialla delle donne. Fanno comunella. Ormai sono dappertutto. Ed ecco a darmi ragione una raccolta di racconti scritti dal solo gentil sesso. Più precisamente Eva noir di autrici varie, Marco Del Bucchia editore 2008 (di questo editore già letta una antologia dei “migliori giallisti toscani”. E sulla modestia non si discute…).
Donne, sempre donne, fortissimamente donne. Ognuna con il proprio orticello da curare in varie parti della Toscana: Massa-Carrara, Grosseto, Prato, Lucca, Arezzo, Viareggio, Pisa, Pietrasanta, Livorno, Pistoia, Firenze e Siena. Argomenti dei più svariati: amore e vendetta, vendetta e amore, amore omosessuale che vince su quello eterosessuale, amori traditi, amori finiti (non so se avete capito che l’amore è il tema predominante…), occulto, sette segrete (che vanno tanto di moda), la moglie più vispa del maresciallo, il furto nei musei, maghe, stregonerie, simboli esoterici, fissazioni, la ricerca affannosa di un padre, amanti assassini, voglia di tenerezza (è anche il titolo di un racconto) e nello stesso tempo passione, rabbia, violenza. E poi l’arte, la storia dell’arte che entra prepotente in questi racconti attraverso i tesori delle città toscane con le loro strade, le loro piazze, le loro chiese, i loro luoghi di ritrovo ricchi di tanta prepotente civiltà.
Donne, dicevo, capaci di insinuarsi con grazia e naturalezza insieme tra le pieghe dell’animo umano, di coglierne i mutamenti, i sospiri, le palpitazioni, i dolori, i rimpianti, il mistero che ci circonda e anche la miseria e la bestialità. Ma ad onor del vero non posso sottacere certe ingenuità narrative e certe incongruenze psicologiche che dimostrano quanto ancora ci sia da lavorare per queste più o meno novelle scrittrici.
E qui lancio, anzi rilancio, un piccolo allarme che di questo passo si corre davvero il rischio che racconti gialli ci arrivino da tutte le parti. Dal postino insieme alla posta, dal nostro farmacista di fiducia insieme alle medicine, o incartati tra la frutta e verdura dal fruttarolo e così di seguito fino a completare il giro delle nostre abituali frequentazioni.
Solo a pensarci un brivido mi corre lungo la schiena. Brrrrrrrrrrrrr…
Sito dell’autore www.libridiscacchi.135.it
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