Nicolò D’Amico scrive storie gialle, di ladri, di assassini, di investigazioni con cognizione di causa in quanto è un commissario di polizia. Presenta ora un volume che contiene tre storie, dal titolo Delitti di Carta.
L’autore che vive e lavora a Treviso nel 2004 ha pubblicato il saggio Parola di sbirro – Storia del Commissario di polizia nel cinema italiano (Antilia Editore). E’ anche collaboratore della Tribuna di Treviso e scrive di cinema per la rubrica “Appuntamento al buio”.
Il protagonista è anche lui un ispettore di polizia: l’Ispettore Lupo che si trova ad affrontare tre diversi misteri.
I titoli dei racconti sono: Dostoevskij, Il ladro di racconti ed infine La lettera.
Un brano tratto dal racconto: Il ladro di racconti
<<....Lo sguardo interrogativo di Giovanna. Ancora Lupo, secondo tempo.
- Nessuno è sicuro di vivere la propria vita fino in fondo. A parte i toreri.
La donna ripose Il vecchio e il mare sullo scaffale.
- Non mi sembra si parli di toreri, là dentro — disse.
- No, infatti. Ma è l’unica che so a memoria di Hemingway. Piacere, Alberto Lupo.
Giovanna rise. Più le generalità che la citazione letteraria. Lei non ricordava l’esistenza di un vecchio attore di teatro con lo stesso nome. Le era venuto in mente il personaggio dei fumetti. Il lupo innamorato 
- Piacere, Marta.
Lupo, d’altro canto, non leggeva i comics. Per lui, l’unica omonimia possibile era quella con l’attore di teatro e non capì la battuta. Ancora dovevano cominciare e già non si capivano. Un gran successo.
- È un bel nome, Marta — disse il poliziotto.
- È una gallina.
-Ah.
- La fidanzata di Lupo Alberto.
-Ah.
L’ispettore fin da piccolo si era sentito inadeguato rispetto a chi ne sapeva più di lui. Praticamente chiunque gli passasse a tiro. Ogni volta che ascoltava un concetto, una parola sconosciuta, anziché chiedere spiegazione, annuiva gravemente, scuotendo la testa come un mulo e dando a intendere di avere compreso.>>
la “quarta”
Le tre storie di questo libro sono variabili sullo stesso tema, quello della parola.
Stampata, scritta, spedita.
Un’ossessione che porta alla morte e alla distruzione, nell’incubo di chi vorrebbe cambiare la propria esistenza,dandole un senso.
Soggetto, predicato, complemento.
Tre racconti gialli,tre favole nere,tre vite grigie. E un Commissario che, tra le righe, con le parole provoca,gioca e denuncia.
Delitti di carta di Nicolò D’Amico (2008, Editing Edizioni, collana Giallo Editing, pag. 143, euro 11,50
ISBN 978-88-6094-060-5
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