Non fatevi spaventare dalla mole –imponente- di questo giallo scandinavo. Perché Uomini che odiano le donne è un libro strepitoso.
Il suo Autore, Stieg Larssonn, purtroppo prematuramente scomparso nel 2004, a soli 50 anni, era un giornalista. Esperto di lotta al razzismo e di movimenti di estrema destra. Poteva anche vantare una lunga collaborazione con Scotland Yard.
Dovette vivere molti anni protetto dalla Polizia, perché con la fondazione della rivista Expo, da lui fortemente voluta, e con le sue battaglie contro le violenze neonaziste, i maltrattamenti alle donne e ogni genere di soprusi, si era attirato l’odio di tutte le formazioni nazionaliste che negli anni ’90 erano molto presenti e operative in Svezia.
“Uomini che odiano le donne” è la prima puntata di quella che è stata definita “La trilogia di Millennium”, enorme saga dal successo ormai planetario che vede protagonisti il giornalista Michael Blomkvist e la giovane hacker Lisbeth Salander.
Una coppia anomala. Lui è un idealista quasi perfetto, quarantatreenne giornalista d’assalto fondatore della rivista Millennium; si occupa soprattutto di corruzione. Lei è una ragazza di venticinque anni, un’asociale, dalla vita difficile. E’ sotto tutte la psicologica, lavora solo quando ne ha voglia presso una strana società di sicurezza guidata da un croato. E’ una delle hacker più in gamba della nazione.
Henrik Vanger è un potente industriale ormai al termine della vita. Sua nipote, Harriet, è misteriosamente scomparsa molti anni prima, ancora ragazzina, senza lasciare traccia; ma per ogni compleanno, al nonno arriva un regalo anonimo; sempre lo stesso, un fiore essiccato.
Vanger decide di compiere un ultimo tentativo di ritrovare la nipote, o comunque di scoprire che fine abbia fatto, assoldando per le ricerche la strana coppia Blomkvist-Salander.
Il risultato è un’indagine che si perde nel lontano passato ma che allo stesso tempo si riproietta nel presente, facendosi sempre più orribile e misteriosa man mano che si procede nella storia.
Lo stile è pulito, limpido. Larsson ha una scrittura moderna che spesso cede all’ironia e che non perde un colpo. Le 676 pagine, dopo un inizio sottotono dovuto alla –doverosa- spiegazione delle storie dei personaggi, filano rapide senza titubanze lasciandoci alla fine rimpianto, entusiasmo, ammirazione; e il solo desiderio di ricominciare.
I personaggi, numerosissimi, sono tutti indagati psicologicamente e
mai abbozzati. La presenza incombente- anche se annosa- del nazismo fa da ponte tra il passato e il futuro.
Larsson era un grande ammiratore della crime story anglosassone; per lui il poliziesco doveva –innanzitutto- intrattenere il lettore. E il suo libro ci riesce perfettamente. Lungi dall’essere un romanzo di pura azione –anche se questa è ovviamente presente- “Uomini che odiano le donne” apre i nostri occhi e la nostra mente all’osservazione di una realtà lontana, diversa e misteriosa.
E cioè avviene anche grazie alla presenza di tutti gli ingredienti necessari a un perfetto giallo: un cold case –forse un delitto della camera chiusa?- una coppia di investigatori improvvisati, un’indagine che si muove a sobbalzi, ma senza cedimenti, quasi temendo di scoprire una realtà che si preferirebbe non vedere.
Per noi lettori italiani, il romanzo ha anche un altro pregio: quello di mostrarci una Svezia diversa, uno Stato che dietro l’apparenza –quasi- perfetta nasconde un sottobosco inquietante e forse inimmaginabile.
La casa editrice Marsilio –artefice della scoperta e riscoperta di notevoli scrittori scandinavi, si pensi per esempio a Leif GW Persson, tra l’altro protagonista di un piccolissimo cameo in questo romanzo- pubblicherà nei prossimi anni anche le successive puntate di “Millennium Trilogy”.
Noi lettori aspettiamo con ansia, e ringraziamo.
Titolo: Uomini che odiano le donne
Autore: Stieg Larsson
Prezzo € 19,50
2007, 676 pagg.
Traduttore: Carmen Giorgetti Cima
Editore: Marsilio -Collana Farfalle-
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