“Una plumbea Parigi in cui tutti i soldi sono sporchi; un secolo di storia italiana attraversato da un fiume di sangue; una bella cliente che bussa alla porta di un investigatore; il genio e la ferocia di Fantomas; un viaggio nell’oltretomba, andata e (forse) ritorno...” Così si presenta Internationoir, un’antologia a fumetti che ospita le vette del noir internazionale, da Alan D. Altieri a Michel Chabon, da Jean-Patrick Manchette a Frank Miller, a Joe R. Lansdale. A costoro si affianca una dozzina di talentuosi italiani: Luca Crovi, Tito Faraci e Diego Cajelli, per citarne solo alcuni. Tutti insieme per un’iniziativa editoriale di grande interesse, che mostra la notevole varietà del fumetto noir: i tratti pieni e pulp di Eduardo Barreto, quelli più incisivi e quasi doloranti di Luca Rossi (in forza allo staff di Dampyr), quelli infine tondeggianti e vagamente naïf di Jacques Tardi che disegna una storia appassionante per l’ormai mitico Gérard Griffu, l’Humprey Bogart dei bassi fondi della ville-lumière: “Per andare dove stavamo andando, attraversammo mezza Parigi e fu come un viaggio nel tempo, a seconda che ci infilassimo fra le vecchie baracche in demolizione, i quartieri ristrutturati per i ricchi o le grandi torri per dirigenti, per impiegati e perfino per poveri. Mi venne una stretta al cuore”. E, sotto, la vecchia Renault di Griffu che, sola, si fa strada nel nero della notte parigina. Un inizio intrigante, non c’è che dire.
Internationoir. Il meglio del noir internazionale a fumetti,
Milano, Oscar Mondadori, 2007
Euro 12,40
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