Ci risiamo. Se speravate che il nostro Direttore restasse in mutande vi sbagliate di…poco. Infatti in questo numero c’è l’ultimo disperato appello all’abbonamento. Dopodiché l’avrete sulla coscienza. Lettore avvisato…

Questo numero dieci è proprio forte. Non ve la faccio lunga e vado subito al sodo. Si parte con Basil di Baker Street di Luca Albrizio, una carrellata di attori cinematografici che hanno impersonato Sherlock Holmes a partire dal cinema muto. Ci si trova addirittura il nostro Nando Gazzolo che se la cavò abbastanza bene in due film prodotti dalla RAI. I migliori interpreti Jeremy Brett e Basil Rathbone. Ottimo il corredo fotografico.

Si continua con Dashiel Hammet, un uomo tranquillo alla scuola dei duri di Roberto Barzi e Raimondo Mele di cui ricorre il centenario della nascita. Un articolo che tende a sfatare il mito dell’uomo duro tutto d’un pezzo. Un uomo che si fece le ossa attraverso mille mestiere e tanta sofferenza fisica (tubercolosi) e psicologica (processo durante il Maccartismo). In effetti “Amava la musica e l’arte ed egli stesso si dilettava a dipingere”.

Segue The Field Bazar di A.C. Doyle con commento di Philip Weller, in cui il nostro Holmes sbalordisce ancora una volta Watson con le sue perspicaci deduzioni. C’è anche un accenno alla città di Cremona, o meglio sugli alberi di Cremona e “sulle esatte ragioni della loro preminenza nella fabbricazione dei violini”. Una piccola chicca.

Sabina Marchesi ci introduce con la consueta abilità nel mondo della competizione tra l’autore e il lettore attraverso un excursus ne Il delitto della camera chiusa che imperversò negli anni Venti e Trenta. Vengono prese in considerazioni: Varianti sulla porta chiusa- Varianti sulla “chiusura”- Varianti sul momento in cui il delitto è stato commesso- Varianti sull’arma che tendono a svelarci il mistero degli inganni.

Puntuali Le pillole velenose del sottoscritto che questa volta se la prende con “Il Tuttologo e il Malloppone”, “L’intervista” e “I ringraziamenti”.

Continua l’excursus di Enrico Luceri sulla Storia del cinema giallo: anno ’70: il periodo “d’Argento” del cinema thrilling- prima parte. Praticamente un omaggio ai film di Dario Argento L’uccello dalle piume di Cristallo, Il gatto a nove code, 4 mosche di velluto grigio.

Come al solito ricco di notizie da ogni parte del globo l’Osservatorio sherlockiano del nostro Direttore a cui mando un saluto affettuoso e un incoraggiamento a resistere.

Poi abbiamo il mio Detective lady: lavoro, famiglia e sesso della detective lady nel romanzo poliziesco, praticamente un aggiornamento di un articolo pubblicato su questo sito che ha avuto un ottimo riscontro tra i lettori. Chi è interessato non se lo lasci scappare.

Segue il racconto molto bello di Stefano Attiani Il diario afgano, vincitore dello Sherlock Magazine Award 2006. C’è Watson che arriva trafelato da Holmes per una spiegazione. Perché il suo amico “non più tardi di mezz’ora fa” si dava da fare con una prostituta? Già, perché?…

Eccellente Il poliziesco italiano negli anni Trenta di Valentina Catania che mette in risalto l’influenza di Maigret sui giallisti nostrani di quegli anni e il dibattito culturale che ne seguì. A partire dall’intervento di Leonardo Sciascia per continuare con Graziano Benelli e poi con Piovene ecc…Vengono presi in considerazione gli scrittori Alessandro Varaldo, Augusto De Angelis e Tito Antonio Spagnol.

Non manca la consueta e lucida Disanima del canone: Boscombe Valley di Enrico Solito che mette a nudo una delle sue storie preferite.

Chiude il libro C’è un cadavere in libreria a cura di Mauro Smocovich. Praticamente la presentazione di cinque pubblicazioni molto interessanti.

Chiudo con il solito invito a leggere questo numero dieci e ad abbonarvi anche per usufruire di sconti per tutti gli altri acquisti (www.delosstore.it ).

P.S. Su http://www.zaffoni.it/rubriche.htm  potete scaricare il mio “Tra il giallo e il Cavallo” (parlo di giallo e scacchi) e “Scacchi e sesso” se gli argomenti vi interessano.

 

Sito dell’autore www.libridiscacchi.135.it