Nicola Pesce Editore pubblica il romanzo Odio firmato dal giovane scrittore torinese Andrea Borla. Il volume è stato selezionato nell’ambito del concorso letterario DUCAS ed è definito dall’autore come “un giallo al contrario”. Nella sue pagine è presente un assassino, ma lo scopo del libro non è scoprirne l’identità, che è nota sin dall’inizio. È lui, infatti, che racconta la sua versione dei fatti allo psicologo del carcere. Avrebbe potuto rivolgersi al cappellano, ma non è alla ricerca né di perdono né di redenzione: vuole soltanto capire come e perché si è trasformato in una vittima dell’odio.
Le pagine del romanzo sono intense, scorrono velocemente l’una dopo l’altra, e analizzano i recessi più oscuri dell’animo umano. “Siamo abituati a usare la parola odio al posto di non mi piace o non sopporto” spiega l’autore. “Non mi piace un politico, un conduttore, un concetto o addirittura un tipo di verdura o un piatto? Odio quelle persone, odio i broccoli, reputo odiosi certi modi di pensare. Abbiamo annacquato questo concetto: in realtà l’odio è un sentimento decisamente più profondo e pericoloso.”
Non è disprezzo, non è contrapposizione ideologica o lotta di una parte contro l’altra, non è intolleranza. L’odio è una forza capace di abbattere le inibizioni create sia dall’educazione, sia dall’istinto di autoconservazione che l’uomo ha dentro di sé. È la molla che fa dubitare di riuscire a fermarsi se ci trovassimo nelle condizioni di uccidere la persona odiata.
“Rispetto al romanzo fantasy uscito pochi mesi fa (Rethor&Lithil – Il preludio – Magnetica Edizioni)” spiega Borla “credo che Odio si possa rivolgere a un pubblico decisamente più ampio, composto sia da coloro che cercano nella lettura spunti di riflessione, sia da chi ama la letteratura di evasione.”
“Odio” – Andrea Borla – Nicola Pesce Editore – pag. 140 – € 15,00 – ISBN 978-88-88893-17-4 – sito internet www.andreaborla.com
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