Che sciocco che sono stato, si deve essere trattato solo di un sogno, a volte capita, quando si vive troppo soli, di sognare ad occhi aperti, ed io che già pensavo di chiedergli di esaudire il mio desiderio. Che sciocco, che pazzo, che idiota..
Come poteva esaudire un desiderio che nemmeno mia moglie ha voluto realizzare ?
Dopo, mi ha sempre detto, dopo, ma dopo che cosa non l’ho mai capito. So solo che giorno dopo giorno alla fine è stato tardi e non c’è stato più nessun dopo.
Ed io che mi ero comprato tutti i manuali, divorato libri, ascoltato trasmissioni, sapevo tutto, mi ero documentato, ero pronto, sarei stato perfetto, lo so, assolutamente perfetto. Bastava poco, ma invece niente, e non mi reggeva il cuore di rifare tutto da capo, ormai non avevo più possibilità, proprio nessuna. Che peccato.
E così dentro questa casa Babbo Natale non c’è mai stato, me lo sono immaginato io.
Eppure là nel fondo della mia poltrona qualcosa è rimasto, forse il cappello rosso e bianco. Mi avvicino, guardo meglio, e non credo a me stesso, quello che raccolgo amorevolmente tra le braccia è una bimbetta bianca e rosa, vestita di un pagliaccetto rosso, che mi sorride beata ed immediatamente si appropria del mio pollice per non lasciarlo più.
So chi è, so come si chiama, so perché è qui. È lei il mio sogno, il coronamento della mia vita, non sono più solo adesso, adesso ho lei, lei è qui e non importa come.
Il suo nome?
Desiderata.
Il suo compleanno?
25 Dicembre
Il mio nome?
Sono suo padre, lei mi chiama Papà.
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