Chi è Bacci Pagano? Ce lo spiega Bruno Morchio il suo inventore che sino ad ora ci ha narrato le sue avventure con tre romanzi e questo quarto dal titolo Con la morte non si scherza lascia Genova per inoltrarsi in una regione difficile quale è  la Sardegna. Ma è bene sapere anche chi è Bruno Morchio. E’ stato definito un uomo con due anime: malattie psichiche e romanzi gialli ma è anche un uomo innamorato della sua città, Genova dove è nato nel 1954 e vive in pieno centro storico. E’ laureato in letteratura italiana ed in psicologia e lavora come psicologo e psicoterapeuta. Oltre a vari articoli pubblicati su riviste di letteratura, psicologia e psicoanalisi ha scritto già tre romanzi che hanno come protagonista il detective Bacci Pagano, sono:

Bacci Pagano. Una storia da Carruggi

Maccaia. Una settimana con Bacci Pagano

La creuza degli ulivi. Le donne di Bacci Pagano

 

Tutti accolti con molto favore dei lettori e della critica pubblicati e più volte ristampati dai Fratelli Frilli Editori.

Il protagonista è un investigatore che ha passato la cinquantina, di mestiere fa il detective e svolge le sue indagini aggirandosi per i carruggi di Genova con la sua fida Vespa 200 PX color amaranto. Si è fatto ben cinque anni di carcere per una ingiusta accusa di terrorismo, separato dalla moglie, non vede sua figlia da oltre dieci anni ed ha una relazione discontinua e tormentata con una psicologa.

Ora un nuovo caso, le cui radici risalgono a molti anni prima, lo portano a lasciare la sua amata Genova per andare ad investigare in Sardegna.

 

Leggiamo la “quarta”:

Una rapina sulla Statale Carlo Felice, in Sardegna. Uno dei banditi viene ferito e arrestato, non parla. Gli altri dividono il bottino. Sono passati diversi anni, quell’uomo è ancora in galera. Suo figlio, un tossicodipendente, è scomparso. Forse è partito per l’isola, alla ricerca dei complici di quel colpo miliardario. Su incarico dell’avvocato del padre Bacci Pagano inforca la vecchia Vespa 200 PX color amaranto e parte per

la Sardegna. A Tertenia sarà ospite di Virgilio Loi, il secondino che l’ha salvato quando era in carcere per terrorismo. Forse in Sardegna quella storia l’hanno dimenticata, forse non sta succedendo nulla. Forse quel soggiorno in riva al mare sarà solo una pausa riposante. O addirittura una vacanza meravigliosa, perché potrebbe raggiungerlo Aglaja, la figlia diciottenne che rifiuta di vederlo da dieci anni, da quando Bacci si è dolorosamente separato da Clara, la sua ex moglie. O forse sarà una delle solite indagini di Bacci Pagano, pericolose e appassionanti.

Perché il detective inventato da Bruno Morchio è davvero un personaggio irresistibile: come tutti i suoi colleghi, si scontra con il male e la stupidità del mondo. Ma non rinuncia al suo passato: è stato in carcere, più per ingenuità che per terrorismo, ama i piaceri della vita (a cominciare dalle donne), soffre per la lunga separazione dalla figlia, sta male quando è costretto a sparare... E soprattutto è ricco — anche nelle sue debolezze — di una umanità che si trasforma in quel fiuto che è la sua maggiore dote professionale.

Con la morte non si tratta  di  Bruno Morchio (2006, Garzanti Libri, collana Narratori moderni, pag. 293, euro 15,00)

ISBN 88-11-68569-9