Nei primi anni Settanta l’archeologa Barbara Mertz, conosciuta dai più come Elizabeth Peters, dà il via con il romanzo Amelia Peabody e la Mummia alla incedibile saga familiare degli archeologi Emerson. Saga che attraverserà tre generazioni, una guerra mondiale e 35 anni di turbolente vicende storiche.
Tutto ha inizio nel 1885 con il viaggio in Egitto di una Lady sui generis dell’Inghilterra Vittoriana. E’ la studiosa Amelia Peabody, una ereditiera trentaduenne con la passione per l’egittologia e per i misteri. Qui oltre a incontrare il futuro marito, l’archeologo Radcliffe Emerson, si troverà alle prese con misteri e delitti inspiegabili e controversi che Amelia risolverà con acume e prontezza di spirito.
Questo primo capitolo della saga, datato 1973, valse alla Mertz-Peters la fama mondiale.
La Indipendent Booksellers Association lo appellerà come “Uno dei cento migliori gialli del secolo”.
In realtà di elementi gialli non sono tanti e tali da poter definire l’intera saga un “Classico” del genere. I romanzi della Peters non rispondono al canone classico secondo il quale vi è un delitto all’apparenza inspiegabile, una rosa di possibili assassini più o meno sospettabili e infine una rivelazione finale che di solito dovrebbe spiazzare il lettore. Più che mystery vero e proprio, la saga propone un nuovo genere, una sorta di rivisitazione delle avventure di Sherlock Holmes unita a una parodia delle Miniere di re Salomone di H. Rider Haggard. Difatti, mentre la trama si sviluppa, davanti ai nostri occhi sfilano una serie di esilaranti situazioni, luoghi di scavo famosi e arcinoti archeologi del passato, quali Howard Carter, M. Maspero, i fratelli Brugsch e E. Wallis Budge.
La saga, che in America ha raggiunto quota 14 episodi, presenta elementi interessanti, oltre alla nuova frontiera dello svolgimento narrativo costellato di misteri. Molto presente è il tema dell’uguaglianza: tra famiglie europee ed egiziane – il patriarca Abdullah è uno dei protagonisti più positivi e saggi della saga – tra uomo e donna – Amelia ha le medesime opportunità di scelta del marito, nonché lo stesso potere decisionale, tale da essere chiamata dagli egiziani Sitt Hakim ovvero Lady Doctor.
La Peters, nata e cresciuta in Illinois, ma con un senso dell’umorismo e della vita tutto inglese, è stata nominata nel 1986 Grand Master agli Anthony Awards e nel 1998 Grand Master degli scrittori di giallo americani agli Edgar Awards.
E la saga continua...
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