Guardando alla cinematografia possiamo considerare la primissima apparizione di James Moriarty per conto dell’attore Booth Conway, nella versione teatrale di Sherlock Holmes portata sullo schermo da William Gillette nei panni di Sherlock Holmes. Un Moriarty memorabile è poi l’austriaco Gustav von Seyffertitz nel film muto del 1922 Sherlock Holmes e che nulla ha a che spartire con lo stesso titolo dell’opera teatrale e coi film riferiti a William Gillette. La bravura di Seyffertitz porta la produzione e rintitolare il film sul mercato inglese addirittura come Moriarty. Molti film degli Anni Trenta vedono "il Napoleone del crimine" in azione. Nel 1932, in un film intitolato ancora una volta con grande fantasia Sherlock Holmes, Ernest Torrence è nei panni del professor Moriarty con la sua faccia granitica. Lyn Harding interpreta il nemico numero uno di Holmes per due volte in The Triumph of Sherlock Holmes (1935) e Silver Blaze (1937), uscito in America col titolo Murder at the Baskervilles. Quest’attore deve quasi la sua carriera ai ruoli del cattivo nei film di Holmes. Egli ha infatti interpretato Grimesby Rylott in The Speckled Band (1910) e nel film di ventuno anni più tardi che porta lo stesso titolo. L’era di Basil Rathbone nei panni di Holmes vede alternarsi tre differenti Moriarty. George Zucco in The Adventure of Sherlock Holmes (1939), Lionel Atwill in Sherlock Holmes and the Secret Weapon (1942) e infine, il migliore dei tre, Henry Daniel in The Woman in Green (1944). C’è poi la versione comica di Moriarty nel film di Gene Wilder The Adventure of Sherlock Holmes’ Smarter Brother (1975) che viene interpretato da Leo McKern. Nella più totale comicità paradossale di Wilder il Professor Moriarty viene presentato come il lestofante che deve compiere gesti assolutamente disgustosi ogni ventiquattro minuti… Un Moriarty ben più serio e maligno è quello del film di Nicholas Meyer The Seven Per Cent (1976). Qui l’attore Laurence Oliver interpreta con abnegazione il ruolo del crudele Moriarty, per la verità apparentemente reso ancor più cattivo per via dell’immaginazione di Holmes stimolata dalle sue droghe che trasformano l’inizialmente timido personaggio in un genio del crimine. Per finire questa carrellata va ricordato anche John Huston, spesso più facile trovarlo dietro la telecamera che davanti, ma nel caso del film per la tv Sherlock Holmes at New York (1976) Huston interpreta proprio il professor Moriarty. Moriarty e la Tv In televisione, nella famosa serie della Granada dove Jeremy Brett interpreta con grande impegno Sherlock Holmes, Moriarty viene proposto nell’episodio The final problem. L’attore scelto è Eric Porter che pare proprio uscire dalle pagine del canone. La descrizione di Doyle e la fisionomia di Poter sono praticamente identiche. In questo episodio la scena del combattimento alle cascate di Reichenbach è stata girata veramente in Svizzera e per le scene più rischiose si è fatto uso di stuntman. Brett è stato doppiato da Alf Jont, mentre Moriarty è stato rappresentato per un breve periodo dallo stuntman Marc Boyler. I due spericolati personaggi si sono gettati veramente nelle profonde acque delle cascate. In conclusione viene veramente da chiedersi cosa avremmo potuto leggere e vedere di nuovo se Doyle si fosse impegnato a proseguire la caratterizzazione e l’approfondimento della sua creatura maligna, il professor Moriarty. Si sarebbe potuto forse aprire un capitolo importante sui casi non risolti menzionati dallo stesso Holmes e quantificati in oltre il cinquanta percento dei misteri non risolti a Londra. E il lettore avrebbe potuto godere di una prospettiva diversa dove la narrazione mirava a raccontare il lato oscuro della società vittoriana. Ma l’obiettivo di Doyle è chiaro fin dall’inizio. Lui ha solo la necessità di sbarazzarsi nel modo più consono possibile di uno Sherlock Holmes divenuto scomodo alla sua carriera di scrittore. Non c’è tempo né voglia per pensare a qualcosa di diverso, che non allo scontro finale e alla colluttazione tra Moriarty e Holmes in equilibrio precario presso le cascate di Reichenbach.
Il Napoleone del crimine sul grande schermo
Un profilo del professor James Moriarty dal punto di vista cinematografico
Tutti i diritti riservati ©2005 Luigi Pachì e Associazione Delos Books
Rubrica Moriarty & Co.
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